Terrore in aereo: «Ci vediamo in paradiso», e cerca di aprire il portellone in volo

Quando l’uomo ha cercato di aprire la porta d’emergenza si è scatenato il panico, con urla in tutto l’aereo prima che qualcuno intervenisse.

Terrore puro sul volo da Cipro verso Manchester: i passeggeri dicono di aver visto l’uomo assumere cocaina prima del tentativo di forzare il portellone. L’aereo è stato dirottato in Croazia dopo l’emergenza. Decisivo l’intervento dei passeggeri.

Forse era ubriaco, quasi sicuramente aveva assunto della droga. Di sicuro era fuori di sé il passeggero del Boeing della TUI Airways diretto da Paphos (Cipro) a Manchester che ha cercato di aprire in volo l’uscita di emergenza. Sono stati attimi di vero terrore quando l’uomo, dopo aver cominciato a pregare si è messo a vaneggiare. E alle farneticazioni sono succedute le minacce. Infine il tentativo di forzare, in pieno volo, il portellone di emergenza dell’aereo.

A quel punto i passeggeri sono intervenuti per bloccare fisicamente l’uomo costringendolo a desistere dal suo folle proposito prima che intervenisse anche il personale di bordo. Il volo, per ragioni di sicurezza, è stato “dirottato” verso Zagabria. Una volta scampato il pericolo, i passeggeri hanno raccontato di aver visto l’uomo che assumeva prima una sostanza simile alla cocaina. Dopodiché si è messo a pregare sul pavimento dell’aereo, prima di proferire minacce verso gli altri passeggeri e il personale di volo. Lo riferisce il Manchester Evening News.

I racconti dei passeggeri terrorizzati

Passeggeri aspettano all’aeroporto di Zagabria dopo che il loro volo è stato dirottato a causa dell’emergenza – Immagine: MEN Media

Era seduta con suo marito e due figli quando è scoppiato il caos, racconta una passeggera di nome Kirsty. La donna ha parlato dell’episodio come dell’«esperienza più spaventosa della mia vita». Ai giornali Kirsty ha spiegato che l’uomo ha indicato lei e i suoi figli urlando: «Ci vediamo in paradiso». «Mentre si accovacciava sul pavimento pregando, ho gridato aiuto. L’unico aiuto che ho ricevuto è stato quello di mio marito che ha preso in mano la situazione per difendere e proteggere tutti su questo volo».

Anche James Rawcliffe, 38 anni, era sul volo, seduto nella parte anteriore dell’aereo assieme alla moglie e alla figlia. A un certo punto ha notato trambusto e confusione nella parte posteriore del Boeing: «C’erano un sacco di persone che andavano verso il ragazzo e cercavano di calmarlo. Poi è intervenuto anche un agente di polizia fuori servizio. Mentre si inginocchiava ha detto “Vi vedrò tutti in paradiso”, poi è andato verso la porta per provare ad aprirla prima che tre ragazzi gli saltassero addosso. C’erano urla, pianti e panico puro».

Gestione cookie