Da promessa del calcio a rapinatore di appartamenti. Sorpreso mente cerca di rubare in un’abitazione privata spara verso la polizia.
La parabola discendente di un talento arrivato a giocare anche in serie A, una decina di anni fa.
Dalle stelle alle stalle. Così si potrebbe sintetizzare la parabola discendente dell’argentino Ezequiel Cirigliano, centrocampista di 30 anni cha esordito con lo storico club del River Plate appena raggiunta la maggiore età. Cirigliano, che ha giocato anche in Italia nelle file dell’Hellas Verona, è finito in cella a Buenos Aires.
L’ex promessa del calcio ha cercato di introdursi in un’abitazione impugnando una pistola. Nella sua nuova veste di rapinatore indossava la maglia del Paris Saint Germain, ricordo del calcio che conta sfiorato da Cirigliano. Un passato che sembra ormai remoto per lui.
All’epoca di lui gli addetti ai lavori dicevano un gran bene. Ai suoi esordi fu paragonato nientemeno che a Javier Mascherano, lo storico centrocampista della nazionale e del Barcellona cresciuto proprio nel River Plate. Agli inizi della carriera, Cirigliano aveva giocato nella nazionale argentina under 17 e under 20, disputando anche i Mondiali di categoria.
Era soprannominato «El jefecito», il piccolo capo, per la sua capacità di giocare nel delicato ruolo davanti alla difesa. Sembrava atteso da un avvenire roseo, pieno di trionfi e successi. Tutto sembrava già scritto, ma non ha mantenuto le promesse. Nell’anno passato a Verona (stagione 2013/14) non ha certo brillato, collezionando solo 13 presenze in campionato e una in Coppa Italia.
Ma nessuno si sarebbe mai aspettato che si desse alle rapine, come è capitato nel fine settimana di Ferragosto che lo ha visto finire in galera in Argentina dopo essere stato sorpreso a cercare di rubare. Gli agenti lo hanno bloccato in flagrante vicino a Buenos Aires. Così Cirigliano è finito in carcere dove si trova tuttora. Dovrà rispondere alle accuse di violazione di domicilio, rapina a mano armata e porto abusivo di una «arma da guerra». Nello specifico si tratta di una 9 millimetri con 11 proiettili nel caricatore e uno nella camera da fuoco.
Secondo quel che riportano gli organi di polizia argentini, Cirigliano si è introdotto all’interno di una casa del quartiere di Caseros e una volta vistosi scoperto, ha aperto il fuoco con l’arma che portava con sé. Adesso si trova in una cella del commissariato del dipartimento di Tres de Febrero. Quando lo hanno arrestato aveva indosso la maglietta del PSG.
Allo stato attuale, dice il suo entourage, sarebbe in cura per problemi psichiatrici. Nel frattempo ha respinto l’accusa di aver voluto commettere un furto.
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