L’ex campione di Premier League non le manda a dire. “Lo odiavo” ha ammesso in diretta, con chiaro riferimento ad uno dei personaggi più emblematici del recente panorama calcistico europeo.
Spesso in questo sport, a volte anche nello stesso spogliatoio, tendono a nascere delle antipatie che rischiano di potersi riflettere in campo. Qualora ciò accada tra le fila di una stessa squadra, sta alla capacità di dirigenti e al polso degli allenatori l’intervento al fine di evitare che questo si rifletta in spiacevoli situazioni di campo o in scenari che leniscano la serenità della squadra tutta. Al contempo, però, non sono rare le antipatie e le inimicizie nascenti tra giocatori di rose diverse, per eventi quasi sempre legati al calcio giocato e a particolari atteggiamenti o dichiarazioni dei coinvolti.
Certo, è possibile fare anche l’esempio di Mauro Icardi e Maxi Lopez, passati dall’essere compagni di squadra alla Sampdoria al non rivolgersi più uno sguardo dopo il troncamento del loro rapporto a causa della vicenda che interessò la nota Wanda Nara. Restando però al discorso precedente, come dicevamo, non mancano esempi di situazioni in cui anche in campo siano emerse ostilità tra giocatori di squadre diverse, sovente per episodi passati e mai definitivamente superati.
L’ex campione non le manda a dire su Balotelli e non solo: “Lo odiavo”
In altri casi, non è raro che provocazioni o determinate situazioni comportino dialettiche momentanee e prontamente rientranti. Una delle più famose, per quanto non subito archiviata, può essere quella nata tra Zinedine Zidane e Marco Materazzi nella nota e magica serata di Berlino 2006. Senza poi citare i tanti altri copiosi casi come quello di Suarez-Chiellini o Mandzukic-De Rossi e Lulic-Rudiger, entrambe condite da battute razziali, ci limitiamo qui a riferire quanto annunciato da Rio Ferdinand in un’intervista da poco rilasciata a Live with FIVE.
Lo storico difensore centrale del Manchester United ha infatti parlato di quelli che sono stati gli avversari per lui più antipatici da affrontare. Non tanto da un punto di vista tecnico e, dunque, sportivo quanto, piuttosto, coloro verso i quali abbia concepito maggiore aborrimento per atteggiamenti e modi di fare. In una lista comprendente diversi giocatori, incluso il su citato Suarez o Fernando Torres, figura anche Mario Balotelli.
Da sempre esempio del classico “Bad Boy”, Super Mario è in realtà presentato da Rio Ferdinand come un ragazzo d’oro, a conferma della sua natura buona troppe volte mascherata e viziata da modi di fare che non poca ingerenza hanno avuto su una carriera che poteva essere indirizzata in tutt’altro modo. Sull’ex Inter e Milan, così Rio Ferdinand.
“Odiavo Balotelli, lo odiavo. Ha fatto un paio di cose che non mi sono piaciute nei confronti dei tifosi e pensavo che fosse un maleducato. Ma adesso ci parliamo, è uno splendido ragazzo“.