È venuto a mancare Piero Angela il divulgatore scientifico, giornalista, conduttore televisivo e saggista italiano.
L’annuncio del figlio Alberto sui social, con un semplire: “Buon viaggio papà”.
Piero Angela aveva 93 anni, giornalista divulgatore scientifico noto per i suoi programmi in stile documentaristico a cui si dedico’ dall’inizio degli anni 70, il primo programma nel 1971, si chiamava ‘Destinazione uomo’. La sua carriera inizio’ come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e affermandosi successivamente come conduttore del telegiornale Rai. A partire dal 1981 ha avuto inizio la nota serie Quark.
Alberto Angela, i riconoscimenti
Alberto Angela ha ricevuto ben dodici lauree hororis causa. Nel 1993, dall’UNESCO ricevette il premio Kalinga, per la divulgazione scientifica. Nel 2002 la medaglia d’oro per la cultura della Repubblica Italiana. L’onorificenza come Cavaliere di gran croce dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana gli venne assegnata nel 2021.
Alberto Angela ha inoltre ricevuto sette telegatti, uno alla carriera nel 2008 ed il Premio Speciale alla Giuria del Premio Letterario Giuseppe Dessì nel 2010. Gli è stato anche intitolato un asteroide da parte degli astronauti scopritori Andrea Boattini e Maura Tombelli.
Ha la cittadinanza onoraria nella città di Padova, legata a Galileo Galilei per il suo “contributo di eccellenza dato alla divulgazione scientifica”, come anche a Torino, sua città natale, cittadinanza onoraria per essere “la conferma vivente della tradizione scientifica della città” e per aver contribuito ad incrementare “la cultura e la conoscenza degli italiani anche mediante il mezzo televisivo”
Nel 2018 ha inoltre ricevuto il premio Torinese dell’Anno 2017, assegnato dalla Camera di commercio di Torino, “Per aver rappresentato lo stile torinese dell’impegno e della passione per il lavoro”.
L’annuncio della morte di Piero Angela, il figlio Alberto sui social
Il ricordo
“Un grande divulgatore, un uomo di scienza e di cultura che, sfruttando le possibilità del servizio pubblico televisivo, ha permesso a intere generazioni di italiani di avvicinarsi alla scienza e comprenderne i segreti. Un grande italiano, un uomo elegante e rigoroso capace di trasmettere il piacere della scoperta e della conoscenza. Mi stringo al dolore del figlio Alberto e di tutta la famiglia in questa triste giornata”. Sono le parole del ministro della Cultura, Dario Franceschini dopo aver appreso della morte di Piero Angela.
Dolore per la notizia, gratitudine per tutto ciò che ci ha insegnato. E per come l’ha fatto. Che la terra gli sia lieve #PieroAngela https://t.co/o73oK2q2mG
— Matteo Renzi (@matteorenzi) August 13, 2022
Maurizio Costanzo, ‘per me era immortale’
Il giornalista, “era un amico, oltre ad essere il principe dei divulgatori”. “Raramente ho ricevuto una notizia così brutta: per me Piero Angela era un amico ed era una di quelle persone che si tende a considerare immortali”. Maurizio Costanzo ricorda così con l’Adnkronos la scomparsa di Piero Angela. “Piero Angela per la tv italiana ha incarnato la possibilità di parlare di cose difficili a tutti, se lo si sa fare. Lui era davvero il principe dei divulgatori”, ha aggiunto Costanzo.
“Ci conoscevamo fin dagli inizi – ha raccontato il giornalista – da quando facevamo radio nella sede Rai di via del Babuino, nel palazzo che ora è l’Hotel De Russie. Ci vedevamo in quello che allora si chiamava il Bar Menghi, dietro piazza del Popolo, con noi c’era spesso anche con Enzo Tortora. Poi, più avanti, ci siamo sempre sentiti e ci dicevamo che l’importante per non morire è avere sempre nuovi progetti. Per me è davvero un giorno triste”.
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