Lo si era capito nel primo trimestre del 2022 che Netflix, con quel trimestre tanto storico quanto negativo, non avrebbe potuto mantenere la leadership nel campo delle OTT. Anche perché Disney+ stava viaggiando con un passo diametralmente opposto.
Così si è arrivati al sorpasso: 221 milioni di utenti al mondo per Disney+ (inclusi Hulu ed ESPN+), solo 220,67 milioni per Netflix. E’ più facile prendere il potere che mantenerlo, così il servizio di video on demand gestito da Disney Media and Entertainment Distribution, prova ad accelerare ulteriormente: magari per tenere a distanza il competitor californiano. Magari per allungare.
Il prossimo 8 dicembre Disney+ introdurrà la sua tanto attesa offerta di abbonamento con pubblicità negli Stati Uniti, offrendo ai consumatori una scelta più ampia che mai.
Disney+: cosa cambia con o senza pubblicità
Con il lancio, una nuova e completa lista di piani di abbonamento sarà resa disponibile su Disney+, Hulu, ESPN+ e Disney Bundle, consentendo ai suoi utenti la massima flessibilità nella scelta di un’opzione adatta alle loro esigenze.
“Con la nostra nuova offerta Disney+ supportata dalla pubblicità e una gamma ampliata di piani per l’intero portafoglio di streaming, forniremo una maggiore scelta per i consumatori a una varietà di fasce di prezzo per soddisfare le diverse esigenze dei nostri spettatori e attirare un pubblico ancora più ampio”. Così parlò Kareem Daniel, il numero uno di Disney Media & Entertainment Distribution.
“Disney+, Hulu ed ESPN+ offrono contenuti ed esperienze di visualizzazione senza precedenti – continua, gonfiando il petto – il miglior rapporto qualità-prezzo in streaming oggi, con oltre 100.000 titoli di film, episodi TV, programmi originali, eventi sportivi ed eventi dal vivo collettivamente“.
I nuovi prezzi per i servizi di streaming diretti al consumatore della Disney a partire dall’8 dicembre (tranne dove diversamente indicato) fanno discutere. Gìà, l’abbonamento con pubblicità non cambia, sempre 7,99 dollari, così come il Bundle (Hulu ed ESPN+), sempre a 9,99 dollari.
L’ultima linea di piani in streaming di Disney+, non è per niente male, perché Hulu è l’unica offerta on-demand che fornisce l’accesso a programmi di tutte le principali reti di trasmissione statunitensi, raccolte di serie TV e film di successo, inclusi contenuti con licenza disponibili esclusivamente su Hulu, e premiati Hulu Originals, sia con che senza pubblicità; ESPN+ trasmette migliaia di eventi live, inclusi UFC Fight Nights ed eventi PPV, NHL, la liga spagnola di calcio e quella tedesca, FA Cup e MLS, ma anche il meglio dello sport: MLB e PGA Tour, il tennis made in Grande Slam e gli sport universitari. Tutto molto bello, ma ci sono le dolenti note.
Le cose cambiano, infatti, per chi la pubblicità è ancora indigesta. Il prezzo sale, e di molto: dai 7,99 dollari si passa ai 10,99 dollari (che diventano 109,99 dollari pensando all’abbonamento annuale. Bisogna subirsi la pubblicità, non ci sta nulla da fare. Perché tre euro al mese di differenza non sono pochi.