Sondaggi: Centrodestra saldamente avanti. Gli ultimi dati

La coalizione guidata da FdI, Lega e Forza Italia farebbe il botto nei collegi uninominali. Pesa l’assenza di Azione dal Centrosinistra

Sembra praticamente scontato l’esito delle prossime consultazioni politiche, previste per il 25 settembre, con il Centrodestra che secondo tutti i sondaggi ha un vantaggio ormai incolmabile per il Centrosinistra. La coalizione raggiungerebbe quasi i due terzi del Parlamento con i propri eletti, numeri che le permetterebbero anche di modificare la Costituzione.

Le problematiche tra Azione e Partito Democratico complicano ulteriormente le cose. Secondo Rado Fonda, Head of Research a Swg “Il Centrodestra ha circa il 45% dei voti mentre il Centrosinistra, dopo la rottura di Calenda , è sotto la soglia del 30%. Ora la coalizione è meno competitiva, soprattutto nei collegi uninominali, dove il Centrosinistra appare vincente solo nelle sue roccaforti”. Il Pd e gli altri alleati potrebbero conquistare circa 15 collegi, 30 in caso di vero exploit. Il Centrodestra può conquistare il 90% dei seggi assegnati dall’uninominale“.

In base a questi calcoli solo con gli uninominali per il Centrodestra potrebbero arrivare 132 seggi alla Camera (su 400 disponibili) e 74 al Senato (su 200). Ma c’è da fare attenzione all’alto astensionismo, il quale potrebbe ulteriormente favorire la coalizione. “Gli elettori di destra ora sono più motivati di quelli di sinistra” afferma ancora Fonda. “Il fenomeno che ha visto per lungo tempo Giorgia Meloni erodere consensi agli altri partiti, Lega in primis, è in esaurimento. Sarebbe eclatante vedere il partito di Salvini scendere sotto il 12%, mentre Forza Italia non sembra aver avuto contraccolpi dalla caduta del governo Draghi, tanto da consolidarsi intorno all’8%“.

Ma secondo Salvatore Vassallo dell’Istituto Cattaneo la possibilità che il Centrodestra conquisti i due terzi del Parlamento è piuttosto difficile. “È molto semplice – afferma -. Il centrodestra vale circa il 46% dei consensi, che nel sistema proporzionale del Rosatellum si traduce in circa 120-121 seggi alla Camera. Per avere i due terzi dei 400 seggi il centrodestra deve conquistarne 268; e quindi vincere in tutti i 147 collegi, cosa che difficilmente può accadere: il centrosinistra dovrebbe perdere in tutte le sue roccaforti. È uno scenario surreale“.

L’APPELLO DI LETTA

Il segretario del Partito Democratico ha evidenziato questa possibilità e invocato un “patto repubblicano” per evitare strappi da parte delle parti politiche. La possibilità che il Centrodestra modifichi la Costituzione, magari verso un presidenzialismo più volte annunciato, c’è anche senza una consultazione referendaria. Enrico Letta ha provato a raccogliere tutte le forze contrarie al Centrodestra senza grande successo. Ora bisogna attendere i risultati delle votazioni per sapere come andrà a finire.

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