Non si arrestano i raid russi in Donetsk, dove decine di civili sono rimasti uccisi dai bombardamenti delle forze di Mosca.
Nel frattempo Zelensky propone all’Occidente di vietare l’ingresso ai cittadini russi.
Continuano gli scontri in Donetsk, nel sud dell’Ucraina. Qui nelle città in prima linea si segnalano pesanti combattimenti tra le forze armate di Mosca e quelle di Kiev. Secondo i funzionari ucraini i russi avrebbero lanciato diversi raid aerei nella zona. “La situazione nella regione è tesa, i bombardamenti sono costanti in tutta la linea del fronte“. Lo ha dichiarato alla televisione ucraina Pavlo Kyrylenko, il governatore regionale di Donetsk. “Il nemico non sta avendo successo. La regione di Donetsk sta tenendo”’, ha spiegato il governatore Kyrylenko.
Due giorni fa il Ministero dell’Interno ucraino, citato da Ukrinform, aveva riferito della morte di sedici civili, rimasti uccisi nei circa 50 bombardamenti lanciati dall’esercito russo sulle regioni di Donetsk e Mykolaiv. “Oggi sono stati registrati circa 46 bombardamenti in cui sono rimaste uccise 16 persone, e abbiamo ancora decine di feriti. I russi stanno colpendo principalmente le regioni di Donetsk e Mykolaiv. Ma i razzi volano anche nelle regioni di Kharkiv, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e in diverse altre regioni del Paese”. Lo ha dichiarato il vice primo ministro degli Interni Yevhenii Yenin.
Un civile ucciso e 5 feriti a Kharkiv nelle ultime 24 ore
Zelensky all’Occidente: “Vietare ingresso a cittadini russi”
“I Paesi occidentali dovrebbero vietare l’ingresso a tutti i cittadini russi”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un’intervista al Washington Post. Per il leader ucraino “la forma più forte ed efficace di sanzione sarebbe quella di chiudere le frontiere”. Una misura legittimata dal fatto che “i russi stanno portando via la terra di qualcun altro”, ha detto Zelensky, aggiungendo che i russi dovrebbero ‘‘vivere nel loro mondo fino a quando non cambiano filosofia”.