Lo strano amore degli italiani per il Dark Web: ecco come lo usiamo e per cosa

Letteralmente è una rete oscura, una piccola parte del deep web, non indicizzata dai motori di ricerca, quella che incute un po’ di paura in quanto “terra di nessuno” e con poche armi di difesa a disposizione. Quella che incuriosisce, anche troppo gli italiani.

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Dark Web, ecco quanto e perché piace agli italiani – MeteoWeek.com

Già, il Belpaese è nella top ten dei paesi che utilizzano il Dark Web, lo rivela un report di Reboot CEO Company, azienda che si occupa di marketing online con un approccio che consente di trovare il perfetto equilibrio tra pensiero creativo e conoscenza tecnica.

Costruito su una solida base tecnica che risale al 2006 quando la SEO era ancora agli albori, Reboot CEO Company ha sempre puntato sulla sperimentazione con il chiaro obiettivo di cambiare cambiato il modo in cui le persone e le agenzie di tutto il mondo ottimizzano i loro siti, sviluppando uno dei migliori processi di Digital PR nel Regno Unito.

Italia nella top ten del Dark Web

Dark Web, è fin troppo popolare 20220802 tech
Dark Web, è fin troppo popolare – MeteoWeek.com

Ecco, secondo l’indagine di Reboot CEO Company sul Dark Web, la Croazia è il paese più interessato al dark web, almeno nel 2022: un punteggio di interesse di 97,1 su 100, un numero da combinare con la crescita del 31% di crimini nel dark web. Ben 30.450 ricerche online finora quest’anno, l’equivalente di 1.083 utenti internet in Croazia che hanno cercato il dark web nel 2022.

Secondo posto per la Repubblica Ceca, con un punteggio di 94,1 su 100. Sono oltre 8 milioni di utenti Internet attivi, con 1.027 utenti ogni 100.000 che effettuano ricerche nel dark web ogni mese. Podio completato dall’Irlanda, il terzo paese più interessato al dark web, con un punteggio di interesse di 91,2 su 100: 38.360 ricerche online pari a 953 ricerche ogni 100.000 utenti Internet.

I numeri dell’Italia sono più bassi, ma non meno preoccupanti: 70,6 il punteggio su 100. Ben 697 le ricerche per 100.000 utenti. Russia e Ucraina non sono state conteggiate, magari avrebbero portato l’Italia fuori dalla top ten, ma lo strano amore degli italiani per il dark web, non sarebbe cambiato.

Nel dark web è facilissimo commerciare materiale illegale, condividere file piratati, pullula di crimini informatici, ci si vende beni limitati su mercati darknet grazie all’aggiramento della censura.

Il problema maggiore sta tutto nella curiosità. Sono in moltissimi a non conoscerlo, per cui da un certo punto di vista, attrae. Non necessariamente per compiere qualcosa di illegale, ma per il gusto di provarlo. E qui scatta la trappola: senza difese, il rischio è di andare troppo a largo nel Mare Magnum della rete. Come dice il proverbio: tanto va la gatta al largo, che ci lascia lo zampino.

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