Letta e Calenda, insieme a Della Vedova, hanno siglato il patto di alleanza per il Centrosinistra in vista delle elezioni. L’accordo è scritto nero su bianco e prevede le linee del programma e la divisione dei collegi uninominali.
Alla fine hanno trovato il modo di costruire l’alleanza e dare vita al Campo largo per correre insieme alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Carlo Calenda ed Enrico Letta si si stringono la mano di fronte ai fotografi al termine della conferenza stampa congiunta in cui hanno annunciato che Azione e Partito Democratico saranno insieme in coalizione. Con loro anche il sottosegretario Benedetto Della Vedova di +Europa, la quale sarà in lista col partito di Calenda.
“Pd e Azione/+ Europa si impegnano a promuovere, nell’ambito della rispettiva autonomia programmatica, l’interesse nazionale nel quadro di un solido ancoraggio all’Europa e nel rispetto degli impegni internazionali dell’Italia e del sistema di alleanze così come venutosi a determinare a partire dal secondo dopoguerra – si legge nel patto siglato tra i tre -. In questa cornice le parti riconoscono l’importanza di proseguire nelle linee guida di politica estera e di difesa del governo Draghi con riferimento in particolare alla crisi ucraina e al contrasto al regime di Putin“.
La premessa dell’accordo sottolinea come “Le prossime elezioni sono una scelta di campo tra un’Italia tra i grandi Paesi europei e un’Italia alleata con Orban e Putin. Sono uno spartiacque che determinerà la storia prossima del nostro Paese e dell’Europa. Partito Democratico e Azione/+Europa siglano questo patto perché considerano un dovere costruire una proposta vincente di governo“.
Si delinea quindi una alleanza che si basi sulla continuità con quanto avviato con il Governo Draghi, questo era un punto essenziale per Calenda. Altra richiesta sodisfatta era quella che “nei collegi uninominali non saranno candidati i leader delle forze politiche che costituiranno l’alleanza, gli ex parlamentari del M5S (usciti nell’ultima legislatura), gli ex parlamentari di Forza Italia (usciti nell’ultima legislatura” come si legge nell’accordo.
Tra gli impegni ci sono quelli di investire nelle energie rinnovabili e nei rigassificatori, la correzione del Reddito di Cittadinanza e del Bonus 110%, l’introduzione di salario minimo, ius scholae e la riduzione del cuneo fiscale. Per quanto riguarda la suddivisione dei collegi, il 70% andranno al Pd e il 30% ad Azione/+Europa e liberali.
L’accordo tra Pd e Azione/+Europa ha visto le benedizione di due genitori dei rispettivi partiti come Romano Prodi ed Emma Bonino. “Sono molto contento dell’intesa siglata tra Pd e Azione/+Europa non solo perché si tratta di un accordo elettorale che rende molto più forte la coalizione, ma anche perché questo accordo comprende finalmente una comune strategia su scelte determinanti per il futuro del Paese” afferma l’ex presidente del Consiglio e della Ue, mentre per la senatrice Bonino “Si torna sostanzialmente all’agenda Draghi, che è terminata troppo presto per irresponsabilità di alcuni partiti e credo che su questa base sia necessario è possibile finire con tutte le polemiche e guardare avanti nell’interesse dei cittadini“.
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