AlphaFold va a duecento. Tanti i milioni di strutture proteiche in 3D racchiusi in un database importantissimo per le ricerche sul funzionamento e l’interazione delle catene di aminoacidi, una vera svolta nel campo della medicina.
È passato quasi un anno e mezzo da quando AlphaFold ha rilasciato il suo database, reso open source, un sistema di intelligenza artificiale per prevedere la struttura 3D di una proteina solo dalla sua sequenza di amminoacidi 1D, da condividere liberamente per conoscenza scientifica, a livello globale.
Le proteine sono i mattoni della vita, alla base di ogni processo biologico in ogni essere vivente. E, poiché la forma di una proteina è strettamente collegata alla sua funzione, conoscere la struttura di una proteina sblocca una maggiore comprensione di ciò che fa e come funziona.
Dalla speranza alla realtà il passo è breve
“Speravamo – fanno sapere da Alpha Fold – che questa risorsa rivoluzionaria aiutasse ad accelerare la ricerca scientifica e la scoperta a livello globale e che altri team potessero imparare e sfruttare i progressi che abbiamo fatto con AlphaFold per creare ulteriori scoperte”.
Dalla speranza alla realtà, come si suo dire, il passo è breve. “Molto più rapidamente di quanto avessimo osato sognare – continua la nota ufficiale – solo dodici mesi dopo, AlphaFold è stato consultato da oltre mezzo milione di ricercatori e utilizzato per accelerare i progressi su importanti problemi del mondo reale che vanno dall’inquinamento da plastica alla resistenza agli antibiotici”.
L’aggiornamento di AlphaFold è davvero rilevante, praticamente la maggior parte delle pagine del database principale delle proteine UniProt avrà una struttura prevista. Tutte le oltre 200 milioni di strutture saranno inoltre disponibili per il download in blocco tramite i set di dati pubblici di Google Cloud, rendendo AlphaFold ancora più accessibile agli scienziati di tutto il mondo.
“AlphaFold è il singolare e epocale progresso nelle scienze della vita che dimostra il potere dell’IA”. Parola di Eric Topol, fondatore e direttore dello Scripps Research Translational Institute: “Determinare la struttura 3D di una proteina impiegava molti mesi o anni, ora ci vogliono pochi secondi – conclude – possiamo aspettarci che ogni giorno più misteri biologici vengano risolti“.
In collaborazione con l’Istituto europeo di bioinformatica (EMBL-EBI) dell’EMBL, AlphaFold sta ora rilasciando strutture previste per quasi tutte le proteine catalogate note alla scienza, che amplieranno l’AlphaFold DB di oltre 200 volte, da quasi un milione di strutture a oltre 200 milioni di strutture, con il potenziale per aumentare notevolmente la comprensione della biologia. Insomma, un punto di partenza (lanciata), non certo di arrivo.