Scivola con la bici e batte la testa: donna affoga nel canale

Tragico incidente occorso a Musile di Piave (Venezia). La donna, 60 anni, è scivolata con la bici ed è finita in un canale, annegando

Un drammatico incidente ha portato via la vita di Daniela Tuis, 60 anni, di San Stino di Livenza. Il tragico episodio è occorso a Musile di Piave (Venezia): la donna è scivolata con la bici in un canale ed è deceduta dopo essere affogata, venerdì scorso, 29 luglio.

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Come riporta Il Gazzettino, la donna da tre anni risiedeva a Caposile, da una famiglia che si prendeva cura di lei, e lei contraccambiava eseguendo alcuni lavoretti casalinghi per loro.

Il tragico incidente

Tuis era solita muoversi in bici, come era accaduto pure venerdì scorso, nonostante facesse parecchio caldo. I carabinieri stanno ancora lavorando per ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente. I militari sono stati allertati da un passante. Quello che è successo, per ora, è quindi frutto di ipotesi. Da quanto si è tentato di ricostruire finora, la donna stava tornando a casa con la bici, quando mentre attraversava un piccolo ponte, forse anche a causa del fondo bagnato a causa della pioggia, è scivolata ed è annegata nel canale.

Mentre cadeva, pare che abbia sbattuto la testa e forse per questo che non è riuscita ad avere una reazione, restando col viso immerso nell’acqua del canale.

A dare l’allerta è stato un residente che vive in quell’area e che stava facendo una passeggiata. Ha notato il corpo della 60enne, ha visto che era inerme, con una brutta lesione alla testa e ha avvisato subito le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati i carabinieri e l’ambulanza che purtroppo non ha potuto far nulla, se non confermare la morte della donna.

Resta da capire se il pm di turno disporrà l’esame autoptico per comprendere fino in fondo le cause del decesso, per ora classificato come annegamento. Inizialmente, come da prassi, si sono svolti rilievi atti ad accertare che non vi fossero segni di violenza sul corpo, e in effetti così è stato. Non ci sono, per l’appunto, segni di violenza sul cadavere.

Nel frattempo, la sindaca del posto, Silvia Susanna ha fatto le condoglianze ai familiari della 60enne, da parte sua e di tutta l’amministrazione comunale. La bici è stata sequestrata, come succede nei casi in cui ci sono incidenti le cui conseguenze sono letali.

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