La donna sarebbe riuscita a introdursi nelle case delle vittime per poi drogarle e derubarle
Una donna di 47 anni di Bellusco, in provincia di Monza, è finita in manette, accusata di aver drogato alcune persone, tra cui anziani e tossicodipendenti finiti in nosocomio. La donna avrebbe ingannato tali persone e una volta circuite, le aveva derubate.
La 47enne sarebbe riuscita a introdursi nelle case delle sue vittime, facendo finta di essere una benefattrice che cercava qualche offerta che sarebbe poi stata devoluta a bambini poveri. La donna è finita in carcere.
Le accuse nei suoi confronti sono di rapina aggravata dal fatto di mettere le proprie malcapitate vittime, in una condizione in cui non potessero ribellarsi, intossicandole con benzodiazepina. Altre accuse sono circonvenzione di incapaci prolungata, possesso illegale di stupefacenti o sostanze psicotrope, uso indebito e falsificazione degli strumenti per pagare.
La donna, mentre le sue vittime perdevano i sensi a causa dei narcotizzanti a loro insaputa somministrati, girava in modo indisturbato nelle loro casa, sottraendo quanto più di valore riusciva a reperire.
La 47enne, per procurarsi le benzodiazepine, usava finte ricette mediche che mostrava in pronto soccorso fingendo di essere sotto cura da una psichiatra.
Dell’inchiesta si è occupata la procura di Monza e le indagini sono scattate nell’agosto dello scorso anno, quando un anziano, un uomo di 83 anni di Roncello (Monza), fu rinvenuto da suo figlio privo di sensi a casa. Trasportato subito al pronto soccorso di Vimercate, l’esito delle analisi aveva portato a rintracciare benzodiazepina nel suo sangue.
Una volta sveglio in nosocomio, il pensionato con grande dolore si era reso conto che gli era stata sottratta la collana con delle medagliette che sempre indossava e anche la sua fede. La stessa cattiva sorte è spettata a un uomo di 84 anni che la donna aveva agganciato in un bar e invitato a prendere nella sua abitazione una camomilla che la 47enne aveva provveduto a correggere, con una delle sostanze di cui solitamente si serviva per narcotizzare le sue vittime e renderle incoscienti.
Non a caso, quando l’uomo si è risvegliato, era in ospedale, e ovviamente la truffatrice lo aveva già spogliato del suo portafogli. Altro caso quello di un uomo di 67 anni, che la donna ha incastrato sui social, e quello di un uomo di 51 anni di Milano. Ma non è finita, perché tra le grinfie della donna sono finiti pure un 27enne milanese e un 71enne originario della Campania.