Il Fondo Monetario Internazionale ha diramato delle previsioni molto cupe sull’Italia.
Addirittura per il nostro paese si temono disordini sociali alla fine del 2022 o nel 2023.
Vediamo che cosa prevede il Fondo Monetario Internazionale. La situazione globale è davvero dura e la forte inflazione sta mettendo a dura prova tutti i paesi del mondo. A far paura è anche l’arrivo della temuta recessione.
Rischi per l’Italia e disordini sociali
Purtroppo l’aumento dei tassi voluto dalle banche centrali di tutto il mondo può rendere più veloce questo processo.
I costi dell’energia in continuo aumento possono mettere veramente in ginocchio tanto le famiglie che le aziende. Infatti i costi energetici sempre più alti dovuti all’inflazione ma anche e soprattutto alle tensioni con la Russia rischiano di far fallire tante aziende italiane. Secondo il Fondo Monetario Internazionale le fragilità del nostro paese rischiano di generare addirittura disordini sociali. Il Fondo Monetario Internazionale non è il primo a paventare disordini sociali in Italia.
Troppi allarmi per il nostro paese
La recessione e l’inflazione sono certamente due grossi allarmi per il nostro paese ma il problema più profondo dell’Italia sono le profondissime diseguaglianze tra poveri e ricchi. Le diseguaglianze tra poveri e ricchi sono andate crescendo molto negli ultimi anni. Addirittura dal 2005 ad oggi le persone in povertà assoluta in Italia sono triplicate. Il dramma della povertà in Italia è un dramma di cui non si parla mai. Ma se l’economia dovesse davvero andare al tappeto come Fondo Monetario Internazionale teme i milioni di poveri italiani che vengono continuamente ignorati dalle istituzioni potrebbero effettivamente ribellarsi. Ricordiamo anche che l’Italia non è provvista di strumenti di contrasto alla povertà. Quindi i tanti poveri italiani non sanno effettivamente a quale strumento rivolgersi per avere un aiuto.
Bomba povertà
L’unico reale strumento di contrasto alla povertà è il controverso reddito di cittadinanza ma è molto probabile che il prossimo governo di centro-destra decida anche di eliminarlo. Insomma le troppe difficoltà dell’economia italiana attuale ma soprattutto di quella dei prossimi mesi e del prossimo anno rischiano di far precipitare una situazione sociale che già da anni e compromessa. L’unica via per evitare forti tensioni sociali sarebbe quella di riformare lo Stato Sociale in maniera tale da riuscire effettivamente a salvare dalla povertà i troppi che ci stanno cadendo. Ma sicuramente non sarà facile per il prossimo governo mettere in campo aiuti sociali così importanti proprio nel momento in cui l’Europa si chiede il rigore e di mettere a posto i conti.