Allarme obesità, soprattutto negli adolescenti: TikTok è un concentrato di cibi spazzatura e insaturi

TikTok è indubbiamente il social network più famoso che il mondo abbia mai visto, nonché lo stesso che potrebbe dare filo da torcere ad altre piattaforme famose come Facebook o Meta per esempio. Tuttavia, è proprio in questo periodo che possiamo assistere ad una sorta di situazione alquanto pericolosa e che tende a coinvolgere principalmente i giovani, ma di che si tratta?

Allarme obesità, soprattutto negli adolescenti: TikTok è un concentrato di cibi spazzatura e insaturi
Bisogna stare attenti a che tipo di messaggi vengono lanciati – MeteoWeek.com

TikTok è diventato anche un ottimo luogo per la pubblicità diretta di alcuni prodotti alimentari. In particolar modo parliamo delle grandi marche internazionali di cibi e bevande, in cui alcune di queste sembra che incentivino l’obesità infantile proponendo dei servizi specifici agli utenti di social media su TikTok, affinché diventino dei “tramite” grazie ai quali può essere possibile comunicare con le persone.

Non per niente il social network in questione ha più di 7 milioni di utenti in Australia, ed era prevedibile che cercassero di utilizzare al meglio delle possibilità concesse il mercato emergente degli under 18. Tuttavia, una nuova ricerca australiana ha esaminato la presenza su TikTok di 16 marchi alimentari, e i risultati suggeriscono che queste puntano sui giovanissimi usando anche tattiche pubblicitarie ambigue.

Gli spot che condizionano le persone

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TikTok è un bel posto, lo ammettiamo, ma a volte può diventare pericoloso – MeteoWeek.com

Ma parliamone in maniera più approfondita: con l’analisi di oltre 500 video, i ricercatori della Deakin University di Canberra hanno constatato che le aziende cerchino di influenzare gli utenti, spesso attraverso delle challenge se possibile, che mettano in mostra i loro prodotti. Un esempio lampante è la campagna globale condivisa miliardi di volte, dove Lionel Messi e Paul Pogba palleggiano mentre si passano al volo barattoli di Pepsi, incoraggiano i follower a creare e a diffondere video come questo.

E non è così strano che succeda in fin dei conti, dopotutto le marchette sono utili sia alle società che a coloro che si occupano di pubblicizzare il contenuto. Una situazione simile è successa anche negli USA, luogo in cui gli utenti di TikTok erano incoraggiati a imparare una danza per poi eseguirla dentro un ristorante Burger King e condividerla online, ottenendo in cambio un hamburger per un dollaro.

Kathryn Backholer, la responsabile dello studio dell’Institute for Health Transformation dell’università, tende ad affermare che queste campagne utilizzino “una strategia incredibilmente insidiosa, con gravi conseguenze per la crescente obesità tra i giovanissimi“. Lo attestano anche le cifre dell’Australian Bureau of Statistics, che indicano che il 67% degli adulti sono già o quasi in sovrappeso. Se la tendenza continuerà senza un freno, entro il 2030 potrà essere in sovrappeso la gran maggioranza degli adulti.

Comunque, i sostenitori della salute pubblica chiedono da tempo che la pubblicità del cibo spazzatura sia proibita in TV durante le ore di visione dei bambini, seppur questa misura promossa non sia mai andata in porto fino ad ora. La National Obesity Strategy, sostenuta dal governo federale, indica l’imposizione di un giro di vite sulla pubblicità del junk food come un importante passo avanti per ridurre l’obesità infantile, di conseguenza questo spiega soltanto come mai nessuno sia ancora intervenuto al riguardo.

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