Ritiri alimentari: sono tanti, il rischio è grosso, ma non dobbiamo credere ai complottisti

Ultimamente si parla sempre più spesso di ritiri alimentari. La cosa clamorosa è che vengono coinvolti anche marchi notissimi.

Marchi blasonati e amati dai consumatori come Ferrero e Buitoni ultimamente sono caduti vittime di ritiri alimentari anche importanti.

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Ma in realtà sono tante le marche note che gli italiani sono abituati a comprare e a consumare che sorprendentemente vengono ritirate dal mercato per dei veri e propri allarmi alimentari.

Il rischio è forte

Non bisogna assolutamente sottovalutare questi richiami alimentari ma non bisogna neppure credere alle teorie complottiste che girano su internet.

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Cerchiamo di capire come funziona la questione dei richiami alimentari e cerchiamo anche di smontare alcune strane teorie che stanno prendendo piede. E’ giusto che la gente sia spaventata dai richiami alimentari perché se in un prodotto che si consuma abitualmente vengono trovate tracce di agenti inquinanti oppure di salmonella o di altre sostanze o batteri pericolosi per la salute, bisogna immediatamente gettare via il prodotto. Se lo si è consumato bisogna immediatamente rivolgersi al medico per capire tutti gli esami diagnostici da fare e tutte le contromisure da prendere subito. Gli ultimi richiami alimentari clamorosi come quelli della pizza surgelata sono addirittura arrivati a costare la vita ad alcune persone in Francia.

Tanti marchi coinvolti

Quindi quando un prodotto viene ritirato dal mercato bisogna fare molta attenzione ai comunicati stampa e se lo si ha in casa bisogna immediatamente gettarlo via o restituirlo. Ultimamente poi richiami ci sono stati anche su alcuni medicinali anche piuttosto noti. Un richiamo su un medicinale fa ancora più impressione rispetto a quello sul cibo e va preso con ancora maggiore serietà. Tuttavia questi richiami alimentari non devono far pensare che dietro ci sia qualche strana macchinazione. Per puro caso i richiami alimentari sono diventati più intensi e più clamorosi proprio dopo l’inizio della guerra in Ucraina.

Non bisogna credere a strane teorie

Su alcuni social network alcuni utenti hanno cominciato a fare delle strane connessioni tra i richiami alimentari di farmaci e soprattutto di cibo e la guerra in Ucraina. I richiami alimentari fino ad oggi sono sempre stati dovuti a errori nella produzione o nella conservazione dei cibi e nessun fantasioso tentativo di avvelenamento da parte di potenze straniere è mai stato in qualsiasi modo riscontrato. Probabilmente è normale che la guerra faccia paura e che giustamente si abbia paura per la propria incolumità. Anche perché fin da quando è scoppiata la guerra in Ucraina si è cominciato a parlare di armi chimiche e di armi atomiche. Tuttavia i richiami alimentari di questi mesi benché siano importanti e da prendere estremamente sul serio non hanno alcuna attinenza con questo brutto conflitto.

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