Centrodestra: c’è da chiarire il candidato premier e la questione collegi

Il Centrodestra prova a compattarsi in vista delle elezioni, forte del vantaggio che gli danno i sondaggi. Ma tra Meloni e Salvini non corre buon sangue, inoltre ci sono pesanti richieste da Forza Italia. 

L’alleanza nel Centrodestra tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia sembra tenere. La scelta di approfittare dello spiraglio aperto nell’Esecutivo dal M5S per far cadere Mario Draghi è stata un passaggio che ne ha siglato la compattezza ma ora bisogna sciogliere diversi nodi per poter arrivare preparati alle elezioni di settembre e soprattutto a un governo stabile qualora dovesse vincerle.

Il Centrodestra si fa forte dei sondaggi e del fatto che il Pd appare impreparato alla campagna elettorale, soprattutto dopo la rottura del Campo largo con il M5S invocato da Enrico Letta. Ma innanzitutto bisogna far fronte alle incessanti richieste di FdI di indicare quale sarà il leader che guiderà la coalizione e quindi l’eventuale inquilino di palazzo Chigi. Ovviamente il partito di Giorgia Meloni vuole l’ex-ministra della Gioventù a capo del Centrodestra ma Forza Italia temporeggia e preferirebbe Antonio Tajani, anche per avere l’appoggio da parte delle istituzioni europee.

Con la campagna elettorale è ripartita, puntuale come sempre, la macchina del fango contro me e Fratelli d’Italia. Aspettatevi di tutto in queste settimane, perché sono consapevoli dell’imminente sconfitta e useranno ogni mezzo per tentare di fermarci. Se ci riusciranno o no, quello dipenderà da voi” tuona su Facebook Giorgia Meloni, già in clima elettorale.

Ma Meloni lo ha detto chiaramente: il partito che prenderà più voti avrà l’onore di indicare il presidente del Consiglio, facendosi forte dei sondaggi che vedono FdI avanti anche al Pd. Inoltre chiede anche una sorta di “patto anti-inciucio” che eviti cambi di alleanze in Parlamento una volta finite le elezioni.

“REGOLE CHIARE”

C’è da considerare il numero ridotto di parlamentari che entreranno alla Camera e al Senato, fatto che prevede un gioco di strategie diverso sui collegi rispetto a quanto analizzato fino a oggi. Per FdI il partito vale almeno il 50% della coalizione ma dagli alleati affermano che non bisogna considerare solo le intenzioni di voto ma anche una media ponderata dei risultati delle ultime Politiche e delle Europee.

Chiediamo non cambino le regole né sui collegi né su come si sceglie un candidato: chiediamo pari dignità e che o si vince insieme e si perde insieme: non deve mai più succedere che il centrodestra accetti di stare con i 5 stelle o con il Pd. Non c’è ancora un accordo di Centrodestra. Ma non c’è neanche il tempo di cambiare le regole, altrimenti sarebbe un aiuto alla sinistra” afferma Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato ed esponente di spicco di Fratelli d’Italia. Rilancia il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani: “Gli italiani hanno capito chi sono i veri responsabili della caduta del Governo. Ora continuiamo a lavorare per portare Forza Italia e il centrodestra alla guida del Paese“.

LEGA AL CONTRATTACCO

Sul fronte Lega, Matteo Salvini è convinto di poter ribaltare i pronostici grazie a una campagna elettorale serratissima che gli permetta di crescere e superare FdI e Pd nelle preferenze. Il segretario del Carroccio sta già lavorando con i comitati organizzativi per stabilire le tappe e incaricare i commissari regionali sul da farsi.

La Lega sarà il primo partito e io sarò candidato premier” dice Salvini ai suoi, ma gli toccherà una durissima estate in giro per il Paese in caccia di voti. L’ex-ministro dell’Interno deve però cambiare radicalmente strategia, la perdita di consensi è soprattutto legata al suo nome e alla follia del Papeete. “Questa volta vinciamo” ripete a comizi, sagre e feste di paese.

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