Un ragazzino straniero è stato lasciato in un’area sosta sull’autostrada A4. Il minorenne ora è seguito dai servizi sociali, e si trova in una struttura protetta. L’abbandono risale a più di un mese fa.
Il Comune ora dovrà coprire tutte le spese fino al 18esimo compleanno del ragazzino che non parla una parola di italiano. Il sindaco ha dichiarato: «Lui vuole lavorare per mandare soldi alla famiglia ma noi dovremo chiedere aiuto alla Regione»
Il minorenne è stato abbandonato dai genitori nell’area di servizio di Calstorta, lungo la A4, in direzione di Trieste e ora è seguito dai servizi sociali del comune di Cessalto, nel Trevigiano. Secondo quanto riportato dal Corriere del Veneto, all’epoca dell’abbandono, un mese fa, alla guida del Comune c’era Luciano Franzin, che si è dimesso a sorpresa dopo aver perso le elezioni, anche dal ruolo di consigliere di minoranza. Al suo posto ora vi è Sonia Ronchese. «Sono ancora molto scosso da quella vicenda – ha spiegato l’ex primo cittadino – perché non capisco come si possa abbandonare un figlio. Anche se i fatti si sono verificati praticamente a ridosso dell’ultima tornata elettorale ci siamo adoperati fin da subito, perché la nostra priorità era quella di tutelare il minore non accompagnato. A contattarci fu la polizia stradale che si trovava nei pressi dell’area dove si è verificato il triste episodio. Abbiamo poi lavorato all’unisono con l’assistente sociale, i carabinieri e la struttura che se ne prende cura».
Il minore non parla una parola di italiano, per poter provvedere al suo mantenimento, dal comune è giunta la decisione di deliberare in suo favore 18mila euro, cifra che servirà a coprire le spese fino a fine anno. Secondo quanto stabilito dalla legge, il comune dovrà provvedere a lui fino al raggiungimento della maggiore età. Il sindaco di Cessalto ha spiegato: «In Italia abbiamo un welfare che funziona, ma l’autostrada, per Comuni come il nostro, è un’arma a doppio taglio. Fa bene alle imprese ma non alle casse comunali, perché nelle due aree di servizio che si trovano nel nostro territorio comunale vengono abbandonati oltre al ragazzino, (vicenda tristissima), anche veicoli a cui vengono tolte le targhe, che poi tocca a noi smaltire, e animali di diversa taglia di cui poi ci dobbiamo prendere cura. Un salasso per il nostro bilancio che deve fare i conti anche con i rincari energetici».
In tutta questa triste vicenda, l’unica nota positiva è che il ragazzino è molto volenteroso e il sindaco ha aggiunto: «La buona volontà del ragazzino che desidera lavorare per potere avere i soldi da mandare alla famiglia. Ma ci sarà tutto un iter da seguire e abbiamo cercato di farglielo capire grazie all’aiuto di un mediatore madrelingua. Non deve essere facile per lui essere qui, da solo. A noi adesso “costa” 150 euro al giorno e saremo molto presto costretti a chiedere contributi a Regione e Stato, anche se vorremmo in realtà trovare delle soluzioni alternative che al momento non ci sono».
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