Con la caduta del governo Draghi il tema delle elezioni è diventato caldissimo.
Dopo tanti anni gli italiani vengono nuovamente convocati alle urne per decidere chi dovrà governarli. Se alle scorse elezioni ad essere fortemente favorito era il MoVimento 5 Stelle, alle prossime elezioni ad essere grandemente in vantaggio e la coalizione di centro-destra.
I numeri dicono che probabilmente sarà Giorgia Meloni a dover guidare il nuovo esecutivo ma ovviamente tutto potrebbe essere rimesso in discussione durante la campagna elettorale.
Austerità imposta dall’Europa
Ovviamente durante la campagna elettorale si fanno promesse roboanti e poco verosimili. C’è chi propone pensioni che partono da mille euro e chi propone altre cose meravigliose.
Ma in realtà tutto questo è solo fumo. Ciò che conta davvero è che la Banca Centrale Europea ha detto che se l’Italia vuole lo scudo anti Spread e lo vuole disperatamente, dovrà adottare rigide politiche di austerità economica. Austerità economica significa che i conti dovranno essere rimessi assolutamente in ordine. Quindi in parole povere stangate a catena dovranno per forza arrivare sul fronte fiscale e sul fronte dei tagli ai bonus sociali. Gli italiani sono già stremati perché hanno la seconda pressione fiscale in assoluto in Europa dopo la Francia e perché le famiglie in povertà sono ormai un numero impressionante.
Tensione sociale alle stelle
Se dovesse arrivare un esperimento fiscale ed un taglio forte degli aiuti sociali per il nostro paese, la tensione potrebbe salire veramente troppo. Il prossimo governo farà vedere di lottare conto le imposizioni UE, ma in definitiva a meno di una clamorosa uscita fuori dall’Unione Europa che all’atto pratico è quasi impossibile, dovrà finire per chinare il capo alle durissime richieste che vengono da Bruxelles. Più che le elezioni a decidere il futuro economico dell’Italia è come sempre l’impennata dello spread.
Monti e Fornero
È stata la fiammata dello spread a trascinare al governo Mario Monti ed Elsa Fornero che ancora oggi sono ricordati con paura dagli italiani. Anche se molti italiani ritengono i leader del centrodestra più amichevoli dal punto di vista fiscale e dal punto di vista sociale in definitiva appare veramente difficilissimo che possano smarcarsi dalle linee guida durissime che imporranno la Banca Centrale Europea e le autorità di Bruxelles. Chiaramente sotto le elezioni si udiranno le promesse più straordinarie ma con ogni probabilità gli eventi costringeranno il prossimo governo ad essere molto più duro del governo Draghi.