La donna, una 36enne brasiliana, era sposato con la vittima a 3 mesi e 18 giorni. Si erano sposati a Bussolengo (Verona).
Edlaine Ferreira, 36 anni, brasiliana, ha ammesso di aver ucciso il marito, Francesco Vetrioli, 37 anni, nella notte tra il 19 e il 20 luglio, dopo solo tre mesi e diciotto giorni di matrimonio. I due si erano sposati in Comune a Bussolengo (Verona).
La donna, nella confessione, ha raccontato che il marito la «minacciava sempre dicendomi che se avessi raccontato che mi picchiava nessuno mi avrebbe creduto, e così ha fatto anche ieri, ripetendomi sempre che non ho i documenti». Poi ha aggiunto:«Alle 3:30 circa si è messo a letto, io ho preso un martello e un coltello e l’ho colpito mentre dormiva».
Ora la donna, che ha confessato il delitto, si trova in fermo in carcere a Montorio e oggi dovrà sottoporsi all’udienza di convalida del gip. L’accusa è di aver assassinato il compagno «colpendolo in camera da letto, mentre questi dormiva, con un martello da carpentiere al cranio per 4 volte e poi con un coltello per 18 volte al torace ed alla schiena».
Si tratta di un’accusa assai pesante, che potrebbe costarle anche l’ergastolo date le tre aggravanti che la Procura veronese le contesta, ossia «l’avere commesso il fatto con premeditazione, l’avere agito contro il coniuge e l’avere approfittato di circostanze tali da ostacolare la privata difesa, avendo colpito la vittima mentre dormiva».
Davanti al magistrato la donna potrebbe anche aggiungere particolari sulla versione da lei data della vicenda. Dopo aver ucciso il coniuge, la donna sarebbe rimasta in casa per diverse ore con il cadavere dell’uomo, che indossava boxer e calzini scuri e che era riverso a terra, ai piedi del letto, tutto sporco di sangue.
I presunti tradimenti del 37enne
«Ieri sera attorno alle 23 circa ero a casa da sola, allora gli ho telefonato e gli ho chiesto dove fosse e mi ha detto che si stava fermando in banca e poi sarebbe tornato. Quando è rincasato abbiamo iniziato a litigare perché pensavo che poco prima mi avesse mentito». La donna dice che Vetrioli le ripeteva continuamente che «non ho i documenti, che non ho nessuno perché anche mio padre era morto, e che al mondo mi rimaneva solo lui, quindi ero costretta a fare quello che mi diceva».
Poi ha detto che una volta aveva visto il cellulare del marito e ha scoperto che «scambiava messaggi relativi a prestazioni sessuali con trans e altre donne. In quella circostanza gli ho detto che se era gay poteva lasciarmi stare e andarsene. Lui si è arrabbiato tantissimo, mi afferrato la testa e l’ha sbattuta contro il muro».
Ma non è tutto, perché sarebbe quindi lecito chiedersi come mai abbia deciso di sposare un uomo così violento e geloso e lei stessa ha confessato ancora:«Ho conosciuto mio marito Francesco Vetrioli circa 4 anni fa perché avevamo un’amica in comune a Verona, la nostra relazione è nata circa 3 anni fa con una convivenza iniziata presso l’abitazione dei suoi genitori e successivamente continuata qui a Bussolengo dove abitiamo da circa 8 mesi. Il 2 aprile 2022 ci siamo sposati in Comune… Ho deciso di sposarmi con lui per poter regolarizzare la mia posizione nel Paese».
Nel chiedere che venga trattenuta in carcere, il pm pone l’accento sul fatto che «l’indagata si trova illegalmente sul territorio dello Stato italiano» e su di lei c’è un’«ordine di espulsione emesso dalla Prefettura di Parma con obbligo di rimpatrio».
La Procura teme il rischio che possa fuggire e reiterare, «alla luce delle gravissime modalità di azione: la condotta è stata portata nei confronti di soggetto indifeso, addormentato, con una violenza inaudita, con ripetute martellate al cranio e numerosissime coltellate, diciotto». Gesto «peraltro scaturito da semplice litigio domestico, con evidentissima e macroscopica sproporzione tra le circostanze e la terribile azione omicida della donna».