Ancora sotto indagine la dinamica dell’incidente, l’uomo potrebbe avere perso il controllo della tuta a causa di un malfunzionamento, schiantandosi sulla montagna. A lanciare l’allarme è stato un amico della vittima che si trovava con lui per il lancio.
Un base jumper si è lanciato questa mattina mattina con la sua tuta alare sul ghiacciaio del Freney, in val Veny, sul territorio di Courmayeur, a quota 2600 metri nel massiccio del Monte Bianco. L’uomo, 45enne, era in compagnia di amico ma qualcosa non ha funzionato nella sua attrezzatura, ha perso il controllo e si è schiantato sul versante della montagna perdendo la vita.
L’allarme è stato lanciato dal compagno di avventura che lo aveva perso di vista, il corpo senza vita è stato recuperato dagli uomini del Soccorso alpino valdostano e del Soccorso alpino della guardia di finanza di Entre’ves intervenuti in elicottero. Purtroppo l’intervento dei sanitari è stato inutile. La salma è stata portata nella camera mortuaria di Courmayeur in attesa del riconoscimento ufficiale da parte dei parenti.
LA DINAMICA
Le fiamme gialle sono al lavoro per accertare la dinamica dell’incidente e capire per quale motivo l’uomo abbia perso il controllo della tutta sportiva. Secondo una prima ricostruzione e dalla testimonianza dell’amico, i due si sono recati al il rifugio Monzino, a 2.561 metri, in Val Veny intorno alle 7 del mattino per effettuare il volo con la tuta alare. Alcune ore dopo è avvenuto lo schianto fatale.
Nel 2016 il sindaco di Chamonix, sul versante francese, aveva vietato i voli dopo che un giovane in tuta alare si era schiantato perdendo la vita contro una casa in costruzione in pieno centro abitato. L’anno scorso il divieto assoluto è stato ammorbidito con paletti comunque molto stringenti. Sul versante italiano, viceversa, non vigono restrizioni.
I PRECEDENTI
Non è purtroppo l’unico caso recente in Italia di persona che ha perso la vita in questo particolare tipo di sport estremo che viene svolto in montagna. Un cittadino tedesco è deceduto lo scorso 3 luglio dopo essersi lanciato con la tuta dal monte Casale, nella zona del Sarca non distante da Pietramurata. Anche quella volta fu uno dei suoi compagni di lancio a chiamare i soccorsi, preoccupato per aver perso di vista l’amico.
Lo scorso giugno un’altra tragedia, questa volta le vittime furono un cittadino inglese sul Monte Brento e il campione di lancio con tuta alare Matt Munting che si era lanciato dal Monte Cimone nelle Alpi Giulie Occidentali a Chiusaforte, nella zona di Udinese.