“Sapevo che poteva andare così”. Bambina di 16 mesi rimane sola per 6 giorni in casa. Fermata la mamma 37enne per omicidio pluriaggravato.
È stata fermata ieri Alessia Pifferi, la donna di 37 anni, che è accusata di omicidio volontario pluriaggravato. La donna ha lasciato la sua bambina di 16 mesi completamente sola nel suo appartamento a Milano, per recarsi dal compagno, nella città di Bergamo.
Dopo sei giorni, quando è tornata in casa, ha trovato la figlia morta. Al fianco del corpo della bambina è stato trovato un biberon e una boccetta di benzodiazepine En, consumato per metà. Quest’ultimo è un ansiolitico.
La donna è apparsa lucida quando è stata fermata. «Sapevo che poteva andare così», avrebbe dichiarato la 37enne.
La piccola di 16 mesi è stata ritrovata morta lo scorso mercoledì, dopo che era stata lasciata in casa dalla madre dal precedente giovedì. Per un totale dunque di sei giorni. La donna, infatti, aveva lasciato il suo appartamento in via Parea, nel quartiere di Mecenate, sito nella periferia est di Milano, per recarsi dal compagno, nella provincia di Bergamo.
La bimba sarebbe stata lasciata sola nel suo lettino. Da quanto emerge dalle indagini portate avanti dalla Squadra mobile e dal Pm di turno Francesco De Tommasi, Alessia Pifferi sarebbe tornata a Milano nell’arco dei sei giorni in cui ha lasciato la figlia sola, per accompagnare il compagno, che doveva svolgere qui delle commissioni di lavoro. La donna, però, in questa occasione non avrebbe pensato di recarsi nel suo appartamento per verificare le condizioni della bambina, nata da una relazione precedente.
Da quanto ha comunicato la polizia, possiamo apprendere i primi dettagli della vicenda: «A seguito del rinvenimento nella giornata di ieri del cadavere di una bambina di 16 mesi all’interno di un’abitazione privata in zona Mecenate, a Milano, nel corso della notte appena trascorsa, essendo emersi elementi di presunta responsabilità a carico della madre, italiana incensurata classe 1985, ha eseguito nei suoi confronti la misura del fermo di indiziato di delitto emesso dal Pubblico Ministero di turno per il reato di omicidio pluriaggravato.
Gli agenti della Squadra Mobile, all’atto del sopralluogo compiuto con gli specialisti del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica hanno rilevato delle incongruenze che hanno consentito al Pubblico Ministero di procedere ad interrogatorio raccogliendo dichiarazioni circa un ripetuto stato di abbandono della bambina determinato dalle condotte della madre».
È stata fermata e interrogata ieri, 20 luglio, dal Pm di turno Francesco De Tommasi e sarebbe apparsa lucida, da quanto riportato. Non avrebbe risposto ad alcune domande, rimanendo in silenzio, ma certamente la cosa più spiazzante che avrebbe affermato è la seguente frase: “Sapevo che poteva andare così“.
Fuori dalla casa della piccola, i residenti del quartiere hanno legato dei palloncini bianchi al cancello in memoria della bimba:«Diana piccolo angelo».
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