Firmato oggi l’accordo di partenariato con la Commissione europea, ma Meloni rimprovera: “Dal governo Draghi un ritardo clamoroso sui fondi, fatto che non giustifica i trionfalismi e i proclami”.
Siamo ormai agli sgoccioli, e il conto alla rovescia comincia. Si tratta di una giornata decisiva, quella di domani, per il governo di Mario Draghi. Mercoledì 20 luglio, infatti, il Presidente del Consiglio riferirà al Senato sulla sua decisione di rimanere a capo dell’esecutivo. Oggi, però, si sono già chiusi tutti i giochi tra i partiti per stabilire se sarà possibile andare avanti con questa maggioranza o trovare un’altra soluzione.
Per quanto riguarda Fratelli d’Italia, il leader Giorgia Meloni vede il suo partito crescere sempre di più nei sondaggi, ed è anche per questo che continua a farsi portavoce della chiamata alle nuove elezioni. Nelle scorse ore, comunque, Meloni è intervenuta anche in merito alla faccenda relativa al ritardo alla sottoscrizione dei fondi Ue, che ha definito addirittura “clamoroso”.
Il premier Mario Draghi ha firmato oggi l’accordo di partenariato con la Commissione, con il quale il nostro Paese disporrà complessivamente di 75,3 miliardi di euro. Si tratta, questa, di una cifra mai raggiunta prima d’ora, e che va a coprire i dieci Programmi Nazionali, oltre che tutti i Programmi Regionali. Con questi fondi, l’Unione europea investirà sull’Italia, affinché venga portata avanti una crescita sostenibile, vengano incentivate l’occupazione e la modernizzazione, e vengano ridotte le disparità regionali.
Un grande traguardo, questo, che tuttavia la leader di Fratelli d’Italia ha definito come un qualcosa sul quale il governo non dovrebbe fare proclami di trionfalismo. “Il governo Draghi ha sottoscritto con la Commissione Europea l’accordo di partenariato 2021-2027 per i fondi: meglio tardi che mai. l’Italia è uno degli Stati membri della UE che usufruisce di più di queste risorse ma arriva tra gli ultimi a firmare l’accordo per la politica di coesione”, ha esordito la leader di partito. E ha proseguito: “I regolamenti per l’utilizzo di questi fondi sono stati approvati oltre un anno e mezzo fa e ci chiediamo che cosa abbia fatto il Governo Draghi in tutto questo tempo. Un ritardo clamoroso che non giustifica affatto i trionfalismi e i proclami di oggi degli esponenti dell’Esecutivo“.
“Il Governo – ha poi incalzato la leader di Fratelli d’Italia – dovrebbe invece spiegare perché non ha lavorato per velocizzare la firma dell’accordo di partenariato che avrebbe consentito di avere già dall’anno scorso a disposizione 45 miliardi a fondo perduto e chiarire agli italiani che le nuove risorse Ue potranno essere utilizzate solo dopo l’approvazione dei piani ministeriali e regionali”. E ancora, per la Meloni è importante non dimenticare che la Commissione Ue, poche settimane fa, ha ricordato come rimangano ancora da spendere entro la fine del 2023 i 32 miliardi di euro previsti dalla programmazione 2014-2020. “Risorse che sono a forte rischio disimpegno e che l’Italia rischia di perdere”, ha infine concluso la Meloni.
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