26enne accoltellato a morte dopo un litigio nell’area della movida

Il ragazzo ha subìto una coltellata fatale all’addome, verso le 2 di notte, dopo un litigio cominciato all’interno di un locale e poi conclusosi tragicamente per strada. 

La scorsa notte, ad Anzio (Roma), una violenta lite che ha avuto inizio dentro un locale è sfociata in tragedia. A perdere la vita, infatti, è stato Leonardo Muratovic, 26 anni, di Aprilia, ucciso sulla riviera Mallozzi Ponente, area in cui di sera si riunisce la movida locale.

Leonardo-meteoweek.com

Il giovane ha ricevuto subito i soccorsi, poi lo hanno accompagnato in nosocomio, ad Anzio, dove alcuni minuti più tardi è deceduto, nonostante i tentativi dei dottori di rianimarlo.

Da quanto si apprende, il giovane ha ricevuto una sola coltellata fatale all’addome e che ha devastato gli organi vitali. Sull’accaduto sono in corso indagini da parte di polizia di Anzio e Roma. I poliziotti hanno già provveduto a sentire diversi amici del ragazzo con cui il 26enne si era recato ad Anzio per passare una serata per locali. L’accoltellatore è scappato e attualmente gli inquirenti sono sulle sue tracce.

L’inchiesta procede spedita. Muratovic era un pugile. Gli investigatori stanno lavorando per risalire alla matrice del dramma, a partire dalle motivazioni della rissa, sfociata in tragedia all’esterno del locale.

Movida violenta

La movida nelle città italiane si fa sempre più violenta, con risse che spesso finiscono in tragedia e che in diverse circostanze nascono e degenerano per futili motivi (con l’alcol a peggiorare la situazione), mentre altre volte sono legate a tentativi rapina. Un ultimo, inspiegabile episodio di violenza, che è costato la vita a Fabio Cappai, 23 anni, è accaduto in provincia di Bologna tra il 15 e il 16 luglio scorsi.

A scatenare la furia omicida di un sedicenne, sarebbe stata una battuta sui capelli. Il ragazzo, fermato, avrebbe confessato il delitto, nato a seguito di una lite con un gruppo di giovani nel campo sportivo della città. Sarebbe stata una battuta in merito al taglio di capelli del 16enne a far imbestialire quest’ultimo che avrebbe assalito il 23enne accoltellandolo con parecchi fendenti letali.

«Siamo tutti letteralmente sconcertati e addoloratissimi, è come se fosse successo a un nostro fratello», ha detto il primo cittadino Alberta Baldazzi. «È un momento di grande tristezza e dolore. Ora serve forza e saldezza morale da parte di tutti per ricostruire la trama dell’amicizia e il senso di comunità, così forte a Castel del Rio».

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