Ryanair annulla il volo, 54 ragazzini in vacanza studio bloccati a Londra:«Dateci una mano per riportarli a casa»

Si tratta di ragazzini dai 13 ai 17 anni che si trovano in vacanza studio a Londra. La madre proprietaria di un’agenzia di viaggio:«Scaricati con una mail all’ora di cena»

Il volo del 17 luglio 2022 per Orio al Serio è stato annullato da Ryanair e ora, 54 ragazzini sono rimasti bloccati nella capitale del Regno Unito.

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Per diversi di loro si tratta del primo viaggio senza genitori. Hanno trascorso questo periodi alloggiando in un college, tra gite e lezioni, con due insegnanti e due accompagnatori. Tutto molto bello finché a tre giorni dalla data di rientro il loro volo è stato annullato dalla compagnia.

«Abbiamo ricevuto una email dalla Ryanair (qui la risposta, giovedì 14 luglio 2022) che semplicemente si scusa per il disagio e ci propone la possibilità di essere rimborsati. Ma cosa ce ne facciamo del rimborso con una sessantina di minorenni che ora non sappiamo come fare rientrare a Bergamo?». Si tratta, per la precisione di 54 adolescenti, di età compresa tra 13 e 17 anni.

La donna che ha parlato dell’accaduto, Sabrina Belotti, è coinvolta in questa vicenda in quanto madre di uno dei ragazzi che devono rientrare in Italia e poi come titolare dell’agenzia di viaggi che ha collaborato all’organizzazione del viaggio.

I ragazzi sono a Londra dal 4 luglio e dovrebbero rientrare il 17 luglio, ma il volo è stato cancellato. «C’è lo sciopero dei controllori di volo», comunicano dall’ufficio stampa Ryanair, che per ora non commenta la vicenda.

Belotti spiega che la comunicazione è giunta «alle 18:50, dieci minuti prima che chiudesse il loro call center. Io ero già a casa. Mi ha chiamato una mia collega e mi ha detto: torna in agenzia perché hanno annullato tutto». Alle 21, le due donne stavano ancora lavorando a una soluzione: «Ryanair conosce i dati anagrafici dei passeggeri, cancellare in maniera indiscriminata un volo con a bordo 54 minorenni e dire “arrangiatevi” è semplicemente vergognoso», commenta ancora.

Belotti spiega che la prima cosa che hanno fatto è stata quella di provare a risolvere la questione, «ma non è facile con così poco tempo a disposizione trovare posto su un unico volo per sessanta persone. Mica possiamo caricare quattro ragazzi su un volo, due su altro e così via. Ho cercato voli di rientro, oltre che su Bergamo e sugli aeroporti milanesi, anche su Bologna, Venezia, Torino, perfino Roma Fiumicino, ipotizzando di fare asse con un treno dell’Alta velocità».

La donna spiega: «Mi sono ridotta a chiamare la Farnesina, in trent’anni di agenzia viaggi non mi era mai capitato». In realtà per far tornare i ragazzi ci sarebbe la Ita Airways, ma la mamma racconta:«Ci hanno proposto un biglietto di 400 euro, capisce che è una cifra eccessiva per le famiglie?. Sarebbe davvero un bel segnale se proprio Ita si mettesse una mano sul cuore e andasse in soccorso di questi ragazzini lasciati a piedi dalla Ryanair, offrendo un prezzo sociale per riportarli a casa sani e salvi», ha chiosato la donna.

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