Dopo lo sfogo dell’influencer che su Instagram si è rivolta a Beppe Sala, l’AGI è andata a vedere i dati sulla criminalità della Prefettura.
Milano è davvero come Gotham City, come ha commentato un assessore regionale? Per metà forse sì, dicono i dati sui delitti nel capoluogo lombardo.
Non è un mistero che gli influencer – ormai da tempo – siano diventati interlocutori ascoltati con estrema attenzione dal mondo della politica, sempre a caccia di consensi. Lo provano, a scanso di equivoci, le reazioni al post di Instagram con cui Chiara Ferragni ha agitato le acque della politica milanese. “Sono angosciata e amareggiata dalla violenza che continua a esserci a Milano. Ogni giorno ho conoscenti e cari che vengono rapinati in casa, piccoli negozi al dettaglio di quartiere che vengono svuotati dell’incasso giornaliero, persone fermate per strada con armi e derubate di tutto. La situazione è fuori controllo. Per noi e i nostri figli abbiamo bisogno di fare qualcosa. Mi appello al nostro sindaco”.
Parole piombate come sassi – o come un fulmine a ciel sereno – tra un allegro video familiare e l’altro. E che hanno fatto drizzare le orecchie un po’ a tutti, tra web e politici. Milano come Gotham City? Un paragone azzardato da Riccardo De Corato, uno dei politici meneghini più navigati oltre che assessore alla Sicurezza in Regione Lombardia.
L’AGI ha voluto dunque verificare se a Milano sia davvero diventata come Gotham City e abbia bisogno di un Batman capace di mettere le cose a posto. E l’unico modo per abbozzare una risposta era andare a prendere visione dei dati sulla criminalità dell’ultimo decennio divulgati dalla Prefettura del capoluogo lombardo. Alla luce dei dati, la conclusione è che l’influencer ha ragione per metà, almeno se si considerano le tendenze e non il numero assoluto di reati, meno facile da stimare.
In generale i delitti a Milano sono diminuiti. E lo stesso vale per quasi tutte le tipologie di furti. In costante aumento invece le rapine. Tra il 2011 e il 2021 sono calati i delitti in genere (-28,92%) e, in particolare, i furti negli esercizi commerciali (-29,28%), i furti delle auto in sosta (-65,34%), i danneggiamenti (-38,93%), i furti in casa (-48,83%), i furti con destrezza (-19,33%), le lesioni dolose (-30,26%) e gli omicidi volontari (-50%). Sono cresciute invece, sempre negli ultimi dieci anni, le rapine in pubblica via (+13,96%), i furti con strappo (21,59%) e le violenze sessuali (4,40%).
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