Twitter ha fatto causa contro il patron di Tesla per portare il miliardario a mantenere la promessa di comprare l’azienda
Lo scontro tra Elon Musk e Twitter dopo l’annuncio da parte dell’ad di Tesla di voler rinunciare ad acquistare la piattaforma social, è solo all’inizio. Ora Twitter ha infatti deciso di fare causa contro il patron di Tesla per obbligarlo a mantenere la promessa di comprare l’azienda.
È quanto ha fatto sapere il Washington Post. Per diversi mesi, Elon Musk aveva detto più volte in pubblico che avrebbe stoppato la vendita del noto social.
La settimana scorsa ha comunicato che stava abbandonando l’intesa perché Twitter non gli aveva dato abbastanza informazioni in merito alla questione spam/bot. Ora il magistrato di un tribunale che si occupa prettamente di affari nel Delaware, dovrà stabilire se Musk, uno degli uomini più ricchi del pianeta, può riuscire a svincolarsi dall’intesa a 44 miliardi di dollari, nonostante il contratto lo vincoli a portare a termine l’acquisto.
Cosa dicono le carte
Nel documento che la società di Twitter ha consegnato alla Corte del Delaware, c’è scritto che il patron di Tesla «si rifiuta di onorare i suoi impegni verso Twitter e i suoi azionisti, dicendo che l’accordo non risponde più ai suoi interessi personali. Avendo montato pubblicamente un caso su questa operazione, e avendo proposto e successivamente firmato un accordo amichevole sulla vendita, apparentemente Musk sembra credere che, a differenza di quanto accade per ogni altra società soggetta alle leggi del Delaware, sia libero di cambiare idea in qualunque momento, di fare a pezzi l’azienda, di crearle problemi, di distruggere valore per gli azionisti e di andare via».
Nelle ultime ore, gli avvocati di Twitter aveva scritto una missiva direttamente all’ad di Tesla e Space X, asserendo che la sua decisione di far saltare l’accordo da 44 miliardi con il social è «non valida e illecita». Si tratta di una decisione che arriva dopo Musk aveva detto che la piattaforma social sottostima il numero di profili spam all’interno del suo servizio.
I legali di Musk hanno invece replicato che Twitter avrebbe violato gli obblighi relativi all’acquisizione non facendo pervenire a Musk le info di cui necessitava per il calcolo del numero di profili falsi. Il legale di Twitter, William Savitt, invece, sostiene che «Twitter non ha violato nessuno dei suoi obblighi ai sensi dell’accordo. Come ha fatto, Twitter continuerà a fornire le informazioni ragionevolmente richieste dal signor Musk ai sensi dell’accordo e ad adottare diligentemente tutte le misure necessarie per chiudere la transazione».