Troppi casi di suicidio in una prestigiosa università: la dirigenza apre un’inchiesta

Cinque studenti dell’Università di Cambridge sono morti negli ultimi mesi, si tratta di suicidio o di sospetto  suicidio. Un numero allarmante che non poteva essere ignorato dall’amministrazione dell’ateneo che ha aperto un’inchiesta per capire se possano esserci correlazioni e scoprire le cause di questa vicenda. 

Troppi casi di suicidio in una prestigiosa università: la dirigenza apre un’inchiesta

Cinque studenti dell’Università di Cambridge sono morti negli ultimi mesi, si tratta di suicidio o di sospetto  suicidio. Un numero allarmante che non poteva essere ignorato dall’amministrazione dell’ateneo che ha aperto un’inchiesta per capire se possano esserci correlazioni e scoprire le cause di questa vicenda. 

Negli ultimi tempi si sono registrati numerosi casi di suicidio o sospetto suicidio all’Università di Cambridge in Inghilterra. Ben 5 episodi in soli 4 mesi, un fatto che non poteva restare ignorato e che ha insospettito la dirigenza dell’università portandola ad aprire un’inchiesta che possa fare luce sulla delicata questione. “Stiamo prendendo questa vicenda molto sul serio”, fanno sapere da Cambridge.

Suicidi all’Università di Cambridge, aperta un’inchiesta – foto rete

Lo ha annunciato il professore dell’ateneo Graham Virgo, in una intervista rilasciata a un noto quotidiano inglese, nella quale ha affermato che al momento non esiste una correlazione evidente tra i casi avvenuti in diversi college, ma uno è attualmente sotto ulteriori indagini. “Siamo scioccati e profondamente rattristati dalla tragica morte di cinque studenti dell’Università di Cambridge negli ultimi mesi – afferma il docente -. I nostri pensieri vanno alle famiglie e agli amici degli studenti che sono morti. Voglio rassicurarvi sul fatto che l’università sta prendendo questa vicenda molto sul serio ed è determinata a lavorare a stretto contatto con i nostri partner per aiutare a prevenire morti future“.

DATI ALLARMANTI

Università di Cambridge – Foto rete

Tutti gli episodi, come detto, si sono concentrati in un periodo molto ristretto, tra marzo e giugno del 2022. Finora solo un decesso è stato finora archiviato ufficialmente come suicidio dal medico legale che sta conducendo le indagini, gli altri quattro rimangono ancora verbalizzati come “sospetti suicidi“. Secondo l’istituto nazionale di statistica britannico, nell’anno accademico 2020 c’erano stati in media tre casi di suicidio ogni 100mila studenti nel Regno Unito. A Cambridge la tendenza è diversa e molto tragica.

L’Università di Cambridge non ha ancora diffuso i nomi e le identità delle vittime per proteggere la loro privacy e quella dei loro familiari, ma secondo fonti di informazione locale dovrebbero trattarsi di Daniel Fry, studente 20enne al secondo anno, e Yasmin Lajoie, 34enne al primo anno di Scienze umane, sociali, e scienze politiche alla Hughes Hall.

LA SPESA SANITARIA PER LA SALUTE MENTALE

Secondo quanto riporta la BBC, nel 2021 ben 2.123 studenti hanno avuto accesso al servizio centrale di salute mentale dell’università mentre 453 hanno utilizzato altri servizi universitari, rispetto rispettivamente ai 1.655 e ai 136 del 2017. L’Università di Cambridge ha fatto una importante spesa in ambito sanitario per tutelare la salute mentale dei propri alunni. Sono infatti 4,5 milioni di sterline l’anno investite, cifra che è stata aumentata di altri 5 milioni di sterline nei prossimi cinque anni.