È accaduto a Catania, dove un minore è finito in manette dopo che, in pochi secondi, ha rubato uno scooter
Un minore è finito in manette dopo che in 40 secondi, con una persona suo complice su uno scooter, ha manomesso il lucchetto e l’impianto di un ciclomotore Piaggio Liberty e poi è andato via con il mezzo che ha rubato.
È successo a Catania, dove un cittadino di 60 anni ha avvisato i carabinieri perché si era accorto che il proprio scooter, che aveva parcheggiato alcuni minuti prima in via Castello Ursino, era stato rubato da persone ignote.
Dopo l’allerta data dal proprietario, i carabinieri dal filmato tratto da alcune videocamere di sicurezza sono riusciti a risalire alla targa del mezzo utilizzato dai due giovani, che appartiene alla madre del minore. I militari hanno appurato che i due ragazzi si erano avvicinati allo scooter del 60enne e sono riusciti a manometterne il lucchetto, per poi avviare il motore e fuggire subito.
L’inchiesta e l’arresto
I carabinieri, dopo aver scoperto chi era il ragazzo che aveva preso lo scooter, hanno aspettato fino alle 21:40 che il giovane rientrasse. Alla vista dei militari, il ragazzo è rimasto stupito, per di più aveva ancora indosso gli stessi vestiti usati mentre rubava il ciclomotore, nonché filmati dalle videocamere di sicurezza.
I militari hanno restituito lo scooter al 60enne
Ai militari, il minore ha poi restituito lo scooter che aveva occultato nel parcheggio di un condominio in via Cristoforo Colombo. I carabinieri hanno pi riportato lo scooter dal suo legittimo proprietario, che era felice e sorpreso che il mezzo fosse stato rapidamente rinvenuto.
Napoli, 5 secondi per rubare uno scooter
A Napoli, in 5 secondi, due giovani a bordo di un altro ciclomotore si sono avvicinati a uno scooter. Uno dei due è sceso dal motorino, rompe il bloccasterzo, il complice sull’altro scooter lo spinge per farlo partire e poi fuggono. Tutto questi in cinque secondi, sotto lo sguardo sotto choc di chi ha assistito alla scena.
A diffondere un filmato dell’accaduto il consigliere regionale Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha commentato basito:«C’è un’impennata pazzesca di furti e i ladri ormai non si premuniscono neanche più di agire con il favore delle tenebre o in aree isolate, non temono gli occhi indiscreti. C’è troppa impunità e comunque le pene sono sempre troppo lievi, e questo non crea un vero deterrente per i ladri. Basta con le pene irrisorie».