Paga killer sul dark web per assassinare rivale in amore, denunciato trentenne

Sventato omicidio su commissione pianificato sul dark web. La polizia postale intercetta il mandante grazie al tracciamento dei pagamenti.

L’uomo voleva levare di mezzo un rivale in amore. Perciò si era rivolto alla “parte oscura” della Rete per arruolare un sicario.

Il dark web, com’è noto, è la faccia oscura e inquietante di internet, un antro cavernoso al riparo del quale si pianificano delitti e atrocità. Come aveva fatto un utente che, avvalendosi dell’anonimato assicurato dal “volto oscuro” della Rete, aveva commissionato un omicidio a pagamento. Il bersaglio? Un rivale in amore. L’uomo aveva assoldato un killer pagando in criptovalute un altro utente del darkweb, amministratore di un sito specializzato in delitti su commissione, per far assassinare l’antagonista in questioni di cuore.

Un disegno criminoso che sarebbe andato in porto senza le indagini, particolarmente complesse dal punto di vista tecnico, da parte della Polizia. Che ha identificato e denunciato al’Autorità giudiziario il committente dell’omicidio.

La potenziale vittima del delitto era un uomo di 45 anni, di Treviso. A avvertire la Polizia Postale del pericolo in cui era incorso il 45enne, diventato il bersaglio di un “servizio” a pagamento di omicidi su commissione, è stata l’Fbi americana. Grazie alla collaborazione internazionale è’ partita così un’indagine, condotta dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con la Polizia Postale di Venezia e Treviso, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso.

Salvo grazie alla segnalazione dell’Fbi

I primi accertamenti in rete della Polizia Postale di Treviso hanno consentito di individuare la potenziale vittima. Per la quale si è subito attivata una riservata attività di tutela al fine di assicurarne l’incolumità personale. Ulteriori ricerche della Polizia Postale di Venezia hanno permesso di rintracciare le tracce telematiche dei pagamenti effettuati. E’ stato così possibile risalire al mandante dell’omicidio su commissione. Si tratta di un 34enne della provincia di Treviso. Il movente stava nell’amore non corrisposto per la giovane fidanzata della vittima, di cui il mandante si era segretamente invaghito. Da qui il progetto criminale di assoldare un sicario. Un piano materializzatosi nel dark web e che avrebbe permesso allo spasimante, una volta levato di mezzo il rivale, di poter corteggiare liberamente la ragazza.

Successivi riscontri hanno portato a individuare movimenti in denaro e criptovalute dal portafoglio virtuale del mandante verso quello dell’amministratore del sito di killeraggi su commissione, che attualmente è soltanto indagato.

La vicenda giudiziaria presenta alcuni aspetti di novità che vanno sottolineate. Aver identificato un utente operante sul darkweb mostra che la parte non indicizzata del web, dove vengono liberamente offerti beni e servizi illegali, non è più impenetrabile alle Forze di Polizia come si credeva fino a poco tempo fa. Le nuove tecniche investigative, in particolare quelle per tracciare i pagamenti in criptovalute, consentono infatti, come in questa circostanza, di riuscire a risalire ai titolari dei wallet di criptovalute.

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