Ucraina, Mosca estende il “piano passaporti” a tutti gli ucraini

Il Cremlino estende a tutta l’Ucraina la procedura semplificata per acquisire la cittadinanza russa, come per i residenti del Donbass e delle regioni di Kherson e Zaporozhzhia,

Kiev nel frattempo pianifica il contrattacco nel sud del Paese: Zelensky ha dato ordine di elaborare un programma ambizioso.

Nessuna pausa per le truppe russe, che proseguono coi bombardamenti sull’Ucraina. Sempre sotto tiro Donbass, Kharkiv e Mar Nero. In più il Cremlino lancia anche una sfida politica a Kiev: da adesso in poi saranno tutti gli ucraini, non solo quelli che vivono nelle zone occupate da Mosca, ad avere un accesso facilitato alla cittadinanza russa.

La Russai vuole vincere la guerra sul campo di battaglia. Ma persegue anche un altro obiettivo, per nulla malcelato: smantellare lo stato ucraino. A Mosca sono convinti che l’Ucraina come entità statuale sia un artificio. A esistere sarebbe solo una popolazione di etnia e matrice socio-culturale russa. Sulla base di questa convinzione Putin ha deciso che “tutti i cittadini ucraini avranno il diritto di richiedere la cittadinanza della Federazione Russa secondo la procedura semplificata”. Non bisognerà più dunque aver vissuto in Russia per cinque anni, possedere una fonte di reddito o sostenere un esame di lingua russa.

Fino ad ora la cittadinanza semplificata era stata introdotta solo nelle zone separatiste del Donbass e, dallo scorso mese di maggio, nelle regioni occupate di Zaporizhzhia e Kherson, dove i soldati russi hanno già cominciato a distribuire passaporti russi.

ll piano di Kiev per contrattaccare nel sud

La risposta di Kiev naturalmente non si è fatta attendere. Per le autorità ucraine la misura decisa dallo “zar” rappresenta solo l’ultimaviolazione dell’integrità e della sovranità” dell’Ucraina. Ma in questa fase della guerra il governo di Kiev sta lavorando per cercare di rovesciare le sorti al conflitto, fermando l’avanzata dell’invasore sul terreno.

Volodymyr Zelensky punta a un piano ambizioso, con una controffensiva in grande stile. Il piano prevede un milione di soldati ucraini, muniti di moderne armi occidentali, mobilitati per liberare il Sud del Paese dall’occupazione russa.

Il programma di Zelensky – fin troppo ambizioso a dire di alcuni analisti occidentali – prevede dunque di organizzare un maxi-contingente. Con equipaggiamento e armamenti fornite dai Paesi membri della Nato, per riconquistare la costa del Mar Nero. Come ha spiegato al Times il ministro della Difesa Oleksii Reznikov, “ne abbiamo circa 700.000 nelle forze armate, a cui si aggiungeranno la guardia nazionale, la polizia e la guardia di frontiera, e arriveremo a un milione”, ha detto Reznikov. Una strategia voluta da Zelensky, perché la “liberazione di queste regioni è vitale per il Paese”.

Washington accusa l’Iran: fornisce droni ai russi

Nella tarda serata di ieri il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha puntato il dito sull’Iran, che starebbe per fornire dei droni alla Russia, compresi dei droni armati.

“Le nostre informazioni indicano che l’Iran si sta preparando ad addestrare le forze russe a usare questi aeromobili a pilotaggio remoto, con le prime sessioni di addestramento previste in luglio”, ha detto Sullivan.

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