Il leader della Lega ribadisce le sue critiche alle proposte di legge dell’ala sinistra della maggioranza su ius scholae e cannabis.
“Nessuno ci aveva detto che all’ordine del giorno del governo c’erano la droga e gli immigrati”.
Acque sempre più agitate nella maggioranza di governo. Anche il Carroccio, dopo i nove punti presentati a Draghi dal Movimento Cinque stelle, torna a far sentire la sua voce smarcandosi dall’agenda dell’ala sinistra dell’esecutivo. La Lega tuona contro cannabis, ius scholae, ddl Zan.
Per il leader del Carroccio, Matteo Salvini, “la domanda se la Lega sta dentro o sta fuori” dall’esecutivo “è mal posta” perché “noi da domani in avanti noi voteremo solo e soltanto quello che serve all’Italia e agli italiani, il resto lo lasciamo votare a Pd e M5S”. Il segretario della Lega lo ha detto durante il suo intervento a una iniziativa del partito a Adro, in provincia di Brescia.
Salvini conferma le critiche leghiste alle proposte di legge su ius scholae e cannabis aggiungendo che temi come questi non apparivano nell’agenda governativa. Se questo coincide con il governo bene – ha spiegato il ‘Capitano’ – altrimenti è un problema del governo, non è un problema mio. Nessuno ci aveva detto che il programma di governo prevedeva la droga, gli immigrati o ddl Zan. Mettiamo davanti l’autonomia, la flat tax, la pace fiscale poi vediamo come cambia la musica”.
“In un asilo in Toscana hanno proposto di uniformare il colore dei grembiuli dei bambini dell’asilo, mettendolo giallo per tutti. Il problema non sono i colori azzurri o rosa sui piccoli di 4 anni, ma i valori che si danno a questi bambini”, affonda Salvini. Sul tema della famiglia omosessuale, il leader del Carroccio spiega che “la famiglia deve avere una mamma e un papà. Ognuno è libero di amare chi vuole, ma in famiglia ci devono essere dei riferimenti”.
L’ex ministro dell’Interno ha poi specificato: “La Lega è contraria all’adozione per gli omosessuali o all’utero in affitto. Lavoreremo invece per rendere più accessibili a tutti le adozioni, per renderle meno costose e più veloci”.
“Quello che farà la Lega nei prossimi mesi non lo decido io o i dirigenti o i parlamentari – ha proseguito Salvini – cosa fa la Lega lo scelgono gli unici padroni della Lega, il popolo della Lega. Loro avranno l’onore e l’onere di decidere. Tra otto mesi si vota – ricorda il segretario leghista – ho sentito che qualcuno a Roma sta usando cavilli per votare a maggio o più avanti. No, il primo giorno utile bisogna votare e noi saremo pronti, il Paese lo prendiamo per mano”.
“Proveranno a cambiare la legge elettorale, proveranno a ritardare le elezioni, proveranno a inventarsi altri tecnici, ma io sono assolutamente fiducioso, orgoglioso, convinto che non cambia la legge elettorale, vince il centrodestra, il centrodestra è guidato da un Lega che cambierà questo Paese”, ha concluso Salvini.
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