Shock a Roma: una bambina di appena 3 anni è stata marchiata all’asilo con la scritta “Xiu”, ovvero “vergogna”. La Procura ha aperto un fascicolo e indaga per risalire ai responsabili.
Gravissimo l’episodio accaduto nella Capitale. Secondo quanto viene riportato da Il Corriere della Sera, in una scuola comunale di Roma una bambina cinese di 3 anni sarebbe stata marchiata con la scritta “Xiu“, ovvero “vergogna“. Una vicenda che ha dei contorni agghiaccianti, e sulla quale stanno ora indagando le autorità.
Ancora non è stato infatti possibile risalire al responsabile di un simile gesto. Una storia terribile che non ha ancora trovato giustizia. La famiglia è sotto shock, così come anche la piccolina, che ora “ha paura degli uomini”.
Bimba marchiata con un ago, si cerca il responsabile
La Procura indaga per lesioni volontarie. La vittima è una bambina cinese di appena 3 anni, iscritta a nido comunale della Garbatella. Sul corpo della piccolina, in alfabeto latino, è stata incisa (probabilmente con uno spillo) la parola “Xiu”, che in cinese significa “vergogna”. La ferita, che ha provocato dolore alla bimba, sarebbe guarita nel giro di 20 giorni. Ma quando il 25 novembre del 2021 i genitori hanno fatto la tragica scoperta, sono corsi subito in ospedale, dal quale è stata poi segnalata la vicenda alla Procura.
Il reato, ipotizzato nel fascicolo d’indagine, è quello di lesioni volontarie aggravate dall’odio razziale. Ma non ha ancora trovato un volto il responsabile di un simile gesto. Come spiegato dall’ANSA, nel registro degli indagati è stato inizialmente iscritto un maestro della scuola materna in cui si trovava la piccolina. Tuttavia, l’uomo avrebbe dimostrato agli inquirenti la sua estraneità ai fatti, e sarebbe quindi uscito fuori dal mirino delle indagini.
Sulla vicenda i magistrati di piazzale Clodio hanno disposto anche un incidente probatorio. E si lavora per cercare di risalire a chi ha commesso il gesto. “È un fatto inaccettabile”, ha commentato a La Repubblica l’avvocato della famiglia, Carmelo Pirrone. Proseguendo: “La scritta è interpretabile come atto a sfondo razziale. Le indagini sono ancora in corso e non ci son stati risvolti significativi. È sicuramente una questione delicata, perché si rischia di mettere in mezzo persone che poi potrebbero risultare estranee alla vicenda”.
Proseguono dunque tutte le dovute indagini; indagini che, hanno spiegato gli inquirenti, “si stanno muovendo a 360 gradi”, e pare si stiano concentrando sulle quelle persone che, a vario titolo, sono state in qualche modo a contatto con la bambina lo scorso 25 novembre 2021. Si attendono perciò nuovi sviluppi in merito ai fatti.