Addirittura in due occasioni l’uomo fu aiutato dalla moglie. Ecco che cosa hanno scoperto gli investigatori
Per l’accusa c’è poco spazio per i dubbi: Confalonieri sarebbe un «violentatore seriale». Negli ultimi mesi gli inquirenti hanno spulciato in modo approfondito nella sua vita e hanno ricostruito il suo giro di contatti degli anni più recenti.
Hanno trovato e raggiunto più di duecento donne. Un lavoro lungo e faticoso, che ha consentito infine ai carabinieri di contestare all’agente immobiliare Omar Confalonieri cinque nuovi stupri. In due occasioni, la moglie dell’uomo, A.R., 42 anni, è accusata di averlo aiutato. Si tratta di occasioni che vanno a sommarsi a casi già noti. È il 5 novembre 2021 quando l’uomo, 48 anni, proprietario di un’agenzia immobiliare, viene arrestato.
Le accuse contro di lui sono mosse da una coppia di Settimo Milanese (Milano). Hanno ricordi che riaffiorano a tratti, dopo un giorno dall’aperitivo con cui l’uomo li avrebbe adescati all’inizio di ottobre. Confalonieri li aveva attirati con la scusa di comprare un box. All’incontro, la donna si reca con il marito e la figlia piccolissima.
La coppia ricorda che l’uomo «era su di giri, si comportava in modo strano». Era sotto effetto di cocaina. Quando viene il momento di ordinare uno spritz, dice al cameriere:«Loro hanno ordinato con Aperol, allora io con Campari».
In seguito intercetterà gli spritz al bancone del bar, mentre si recava in bagno e vi metterà di nascosto con una siringa dosi ingenti di benzodiazepine (forte psicofarmaco dagli effetti sedativi). «Questo è per la signora», dice porgendole il bicchiere «giusto». Una volta drogati i due coniugi, li porta a casa e a quel punto è libero di mettere in atto i suoi piani, poiché il marito è a letto intontito, la bimba è incustodita per l’appartamento, e lui abusa della donna stordita dal potente psicofarmaco. Le videocamere di sicurezza della casa la fanno vedere inerme, con lui sopra, poi accasciata su una sedia. Fino alla sera tardi, quando riuscirà a chiamare i soccorsi.
Il bigné
Nel giugno 2007, Confalonieri contatta una conoscente proponendole un “affare immobiliare”. Va a casa della donna con pasticcini, mirto e una borsa da palestra. Si assenta per qualche minuto, facendosi raggiungere da un amico in macchina e si fa dare qualcosa, forse cocaina. Torna in casa e mentre lei fa un caffé, lui d’improvviso le ficca «in bocca un bignè a sorpresa, costringendomi a mangiarlo». Da quel momento in poi, lei è meno lucida e alla fine si ritrova sul divano, senza biancheria intima, con un pigiama che non ricorda di essersi messa. L’uomo la richiamerà il giorno seguente chiedendole se ricordava qualcosa del giorno precedente e facendole pensare di aver entrambi bevuto troppo mirto. Ma la bottiglia che era sul tavolo era quasi piena.
Abusi con la moglie
Gl investigatori hanno scoperto anche di una cena dei due coniugi (Confalonieri e moglie) con una coppia a seguito della quale si sono presentati sotto casa loro con la scusa di far degustare loro un amaro artigianale. Confalonieri si allontana un attimo con la scusa di non voler sporcare in casa, apre la bottiglia e riempie i bicchieri. In pochi minuti la coppia di amici è stordita e lei ha un malore, va in bagno a vomitare. Lui prova ad abusare comunque di lei mentre è annebbiata dalla sonnolenza, poi ha un sussulto improvviso. Confalonieri si fa quindi aiutare dalla moglie per continuare le violenze. Quando la donna si risveglia, il marito dorme e i due li salutano e se ne vanno. Nei giorni a venire l’uomo chiederà spiegazioni a Confalonieri che negherà tutto.