Zelensky sottolinea il ruolo delle armi pesanti inviate a Kiev dagli alleati occidentali che adesso funzionano a “piena capacità'” sulla linea del fronte.
Nel frattempo proseguono i bombardamenti e i raid russi. Colpita anche l’isola dei Serpenti.
I contrattacchi da parte di Kiev hanno “drasticamente ridotto il potenziale offensivo della Russia“ e “le truppe ucraine stanno già avanzando in diverse direzioni tattiche, come nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia“. Lo ha reso noto il capo di stato ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo un videomessaggio notturno.
Le armi pesanti fornite dagli alleati occidentali hanno finalmente cominciato a operare a “piena capacità'” sul campo di battaglia, ha aggiunto Zelensky spiegando che i nuovi armamenti hanno permesso di attaccare i magazzini russi e altre aree “importanti per la logistica”.
Bombardate diverse città ucraine, ma russi respinti
Continuano i bombardamenti russi su diverse città ucraine, inclusa Sloviansk, e le forze di Mosca “cercano di migliorare la propria posizione tattica”. Così l’ultimo bollettino sulla guerra dell’esercito ucraino. I russi “hanno fatto progressi ma poi sono stati respinti dai nostri soldati e sono dovuti tornare indietro subendo perdite”, si afferma ancora nel bollettino. È in atto l’evacuazione degli abitanti di Sloviansk e delle vicinanze.
Intelligence Uk: pesanti bombardamenti in Donetsk ma con scarsi progressi
L’altro ieri “ci sono stati altri pesanti bombardamenti lungo la linea del fronte di Donetsk, ma la Russia ha fatto pochi progressi”. Lo fa osservare l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla guerra. “Le unità russe coinvolte nelle conquiste della scorsa settimana – dicono ancora gli 007 britannici – si stanno probabilmente riorganizzando”.
L’intelligence di Londra nota inoltre che lo scorso 5 luglio il Cremlino ha presentato alla Duma un disegno di legge per adottare “misure economiche speciali” e che un simile provvedimento da parte del governo russo “è probabilmente un tentativo da parte del Cremlino di attuare misure economiche per sostenere l’operazione militare speciale senza una dichiarazione di mobilitazione dello Stato, che resta un tema sensibile dal punto di vista politico”.
Raid russo sull’isola dei Serpenti
L’esercito ucraino ha cercato di installare la propria bandiera sull’isola dei Serpenti. Ma il ministero della Difesa russo ha fatto sapere che uno dei suoi aerei da guerra ha bersagliato l’isola, poco dopo l’alzabandiera, uccidendo alcuni dei soldati ucraini.
La piccola isola riveste un grande valore dal punto di strategico: chi la domina controlla infatti mare, terra e aria nella parte nord-occidentale del Mar Nero e nel sud del Paese. Era stato Andriy Yermak, il capo di Stato maggiore del presidente ucraino, a pubblicare su Telegram il video dei tre soldati che issavano la grande bandiera ucraina sull’isola dei Serpenti, dalla quale i russi si sono ritirati il 30 giugno a causa dei pesanti bombardamenti dall’artiglieria di Kiev.
Ma più tardi a Mosca, nel corso del briefing quotidiano del ministero della Difesa russo, il portavoce, il tenente generale Igor Konashenkov, ha comunicato che un caccia russo ha “immediatamente” bombardato l’isola con missili ad alta precisione distruggendo una parte del contingente ucraino. Sulla bandiera ucraina era stato scritto: “Nave russa, ricordati. L’isola dei Serpenti è ucraina”.