Il bimbo venne ritrovato privo di vita nel cassettone del letto. Il padre lo ha ucciso per vendicarsi della moglie.
Adesso è arrivata la sentenza di condanna per lui, col massimo della pena: l’ergastolo.
Ergastolo: è arrivata la condanna per Mirko Tomkow, l’ex manovale polacco che lo scorso 16 novembre, a Cura di Vetralla, ha assassinato il figlio Matias, di dieci anni, avvolgendogli la testa con lo scotch e sferrandogli tre coltellate. Dunque ergastolo per Tomkow.
Il piccolo Matias fu trovato morto nel cassettone del letto. A ucciderlo il padre che, al momento del delitto, aveva il divieto di avvicinarsi alla moglie e un allontanamento dalla casa familiare. Accolta dalla corte d’Assise di Viterbo, presieduta dal giudice Eugenio Turco, le richieste della pm Paola Conti. Che per Tomkow aveva chiesto appunto l’ergastolo, il massimo della pena.
A aiutare Marijola, la mamma, ad allontanarsi dal marito violento erano stati i carabinieri del luogo, in particolare il maresciallo Stefania Adinolfi che l’aveva supportata nella denuncia delle violenze dell’ex compagno. «Ti ammazzo, tu sei una p… io te dò foco con la benzina e poi mi ammazzo pure io…» le diceva davanti al bambino Tomkow. Nel capo d’imputazione i giudici avevano spiegato come l’uomo avesse agito per vendicarsi della moglie. Mentre lui stesso, durante il processo, aveva confessato di essersi ubriacato poco prima di uccidere il figlio.