Il vertice intergovernativo tra Italia e Turchia, a dieci anni di distanza dall’ultimo incontro, rafforza la collaborazione tra due Paesi.
Sottoscritti nove accordi per promuovere e rinsaldare la cooperazione tra Roma e Ankara.
Il vertice intergovernativo tra Italia e Turchia, in svolgimento ad Ankara e guidato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha prodotto due accordi, cinque protocolli e altre intese tecniche. Le intese sottoscritte tra i due Paesi abbracciano l’industria della difesa, la cooperazione scientifica e commerciale, l’ambiente. Ma anche le consultazioni politiche tra i rispettivi ministeri degli esteri e il riconoscimento delle patenti di guida.
Queste le intese sottoscritte tra i due Paesi.
L’Accordo, in dodici articoli, sul reciproco riconoscimento delle patenti di guida vuole agevolare la circolazione dei titolari di patente di guida italiani e turchi all’interno dei rispettivi Paesi. Che adesso potranno riconoscere e convertire le patenti italiane o turche senza alcun esame. L’Accordo sarà firmato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e dal Ministro dell’Interno turco Suleyman Soylu.
Un accordo in 18 articoli, firmato dal Ministro della Difesa Lorenzo Guerini e dal ministro della Difesa turco Hulusi Akar, che mira a garantire la sicurezza delle informazioni classificate scambiate tra Italia e Turchia nel campo dello sviluppo industriale e dell’approvvigionamento in campo militare. Entrambe le parti si impegnano a non cedere a terzi queste informazioni senza il previo consenso della controparte.
Il Protocollo, composto da 6 paragrafi, si prefigge di istituzionalizzare la cooperazione, con consultazioni strutturate, tra i Ministeri degli Esteri italiano e turco, che avranno contatti regolari a livello politico e amministrativo, inclusi regolari incontri bilaterali a livello diplomatico. Il protocollo sarà sottoscritto dal Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio e dal Ministro degli Affari Esteri turco Mevlut Cavusoglu.
Rafforzata anche la cooperazione diplomatica tra i due Paesi con un protocollo d’intesa tra i Ministeri degli Esteri. Il protocollo firmato dai due ministri degli Esteri, l’italiano Luigi Di Maio e il turco Mevlut Cavusoglu, prevede di istituzionalizzare e ampliare la collaborazione per formare i rispettivi corpi diplomatici con lo scambio di informazioni sul diritto internazionale, sul diritto diplomatico e su altre discipline accademiche. Italia e Turchia potranno organizzare lezioni o presentazioni da parte dei funzionari, anche da remoto o in modalità ibrida, con la possibilità che i diplomatici turchi e italiani prendano parte a corsi di formazione organizzati dall’altro Paese partecipante.
Ma Turchia e Italia coopereranno anche sul piano scientifico. Lo stabilisce una dichiarazione congiunta in 5 articoli con la quale i due Paesi si impegnano a riavviare la cooperazione scientifica bilaterale, con progetti di ricerca comuni nel campo della medicina, della transizione energetica, della mobilità sostenibile, in quello della prevenzione dei disastri naturali. Italia e Turchia collaboreranno anche in progetti per l’economia circolare e le scienze e tecnologie applicate ai beni culturali. A firmare la dichiarazione saranno il ministro Di Maio e il Ministro della Scienza e Tecnologia turco Mustafa Varank.
Il Protocollo, composto di 6 paragrafi, sigilla un’intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana – Dipartimento della Protezione Civile e l’Autorità per la gestione dei disastri e delle emergenze (AFAD) del Ministero dell’Interno della Repubblica di Turchia nel campo della protezione civile. Fissate le linee generali la collaborazione nell’ambito della previsione, prevenzione, mitigazione e contrasto ai disastri naturali o antropici nel territorio dei due Paesi. Un protocollo che verrà sottoscritto dall’Ambasciatore d’Italia ad Ankara, Giorgio Marrapodi. Ancora da definire chi lo sottoscriverà da parte turca.
Il protocollo, in 10 paragrafi, vuole rafforzare la cooperazione bilaterale su ambiente e sviluppo sostenibile con una serie di iniziative comuni in tema di contrasto al cambiamento climatico, protezione della biodiversità, riduzione del degrado ambientale. Compresi nel protocollo anche la gestione integrata delle zone costiere e la riduzione dell’inquinamento marino a causa degli idrocarburi, la gestione sostenibile delle foreste, delle risorse idriche e dei rifiuti. Previsto anche un significativo trasferimento di tecnologie nel campo delle energie rinnovabili. Firmeranno il protocollo il ministro della Transazione Ecologica Roberto Cingolani e İbrahim Şenel, Presidente per Strategia e Bilancio presso la Presidenza della Repubblica (la struttura competente per lo sviluppo sostenibile).
Il protocollo, in 10 articoli, prevede la cooperazione commerciale bilaterale tra i due Paesi, con la promozione della collaborazione tra le micro-piccole e medie imprese italiane e turche, potenziandone al tempo stesso contempo la competitività nei mercati globali. Italia e Turchia condivideranno informazioni, dati ed esperienze tra le imprese e organizzeranno viaggi di lavoro per incoraggiare le relazioni commerciali e la formazione di joint venture. A firmare il protocollo saranno il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e il Ministro della Scienza e Tecnologia turco Mustafa Varank.
Una lettera in dieci punti, sottoscritta dal ministro degli Esteri italiano Di Maio e dall’omologo turco Mevlut Cavusoglu. La lettera stabilisce una collaborazione tra i due forum, con programma di collaborazione annuale e rinnovabile ogni anno. Previste dalla lettera attività come lo scambio di competenze, dibattiti bilaterali e multilaterali, consultazioni, condivisione di informazioni e dati, pubblicazione e distribuzione di attività per i media.
C’è anche la possibilità che l’ad di Alstom Italia, Michele Viale, ed il Ministro dei Trasporti turco, Adil Karaismailoglu, firmino un memorandum d’intesa sulla possibile fornitura da parte di Alstom Italia ad Ankara di 96 treni ad alta velocità “Pendolino Avelia” prodotti negli stabilimenti di Savigliano (Cuneo). Una fornitura pari a circa 2 miliardi di euro. E che in futuro potrebbe arrivare anche a 200 treni dato che la Turchia sta espandendo le proprie linee ad alta velocità. Il memorandum, che dovrebbe stabilire i termini della proposta commerciale e la tempistica della possibile firma del contratto, è ancora da definire. Dovrebbe avvenire nelle prossime ore.
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