In Ucraina saranno gli insegnanti a selezionare i migliori studenti da mandare in guerra

In Ucraina agli insegnanti è stato chiesto di iniziare a valutare e selezionare gli studenti che mostrano una maggiore propensione alla guerra. 

Il governo di Kiev si appresta ad aumentare il numero dei cittadini che possono essere arruolati nell’esercito nazionale.

La guerra che sta affrontando la nazione sembra lontana dal suo epilogo, e adesso Zelensky sembra rivolgere una particolare attenzione ai più giovani: per il premier ucraino diventa fondamentale nel medio-termine poter contare sulle nuove leve. Per questo verrà varata una riforma che darà grande importanza alla formazione militare, allo scopo di individuare i giovani più predisposti a difendere la patria.

Ansa

Questo progetto è in parte già diventato operativo: nelle scuole ucraine è iniziato un processo di selezione dei migliori giovani. 

Il canale di informazioni Open Ukrain ha pubblicato alcuni documenti che dimostrano come sia stato richiesto agli insegnanti di tutta la nazione di iniziare a compilare delle vere e proprie schede di valutazione sugli studenti. I docenti sono chiamati a giudicare la loro vocazione alla guerra, ma anche la loro lealtà alla patria. Dai documenti pubblicati emerge come un compito simile sia richiesto anche ai genitori, che dovranno in alcuni casi scrivere delle vere e proprie referenze per i figli, garantendo ad esempio sulla loro fedeltà alla patria e sui valori che gli hanno trasmesso. 

Quest’ultima richiesta ha portato tantissime famiglie sull’orlo della disperazione. 

Quale genitore scriverebbe una lettera allo stato, pregandolo di inviare il proprio figlio al fronte a rischiare la vita contro una superpotenza militare come la Russia? E infatti sembra che molti si siano inizialmente rifiutati di aiutare gli insegnanti a compilare queste schede. Si tratta però di una richiesta a cui il governo in tempo di guerra non permette di sottrarsi, e dell’ennesima stortura che ci fa capire quanto l’Ucraina sia ancora molto distante, per quanto riguarda la tutela dei diritti umani, dalle democrazie occidentali ( Le stesse che comunque chiudono volentieri un occhio di fronte a queste pratiche pur di sconfiggere il nuovo Hitler).

Zelensky sta chiedendo ai genitori un sacrificio impossibile da sostenere e alla lunga il premier potrebbe rischiare per la prima volta di ritrovarsi una parte della popolazione contro, specialmente se il numero di vittime tra i soldati ucraini inizia a salire d’improvviso. Un ulteriore rischio inoltre, è che, con la richiesta di valutare e indicare la lealtà alla patria degli studenti, la russofobia di cui sembra impregnata la nazione dopo l’invasione subita, possa con queste disposizioni crescere ancora e dare il via a una vera e propria caccia alle streghe nei confronti di tutti quei giovani ucraini che non si trovano allineati alla linea governativa. 

La guerra intanto non si ferma e Zelensky, in uno dei suoi ultimi discorsi, ha parlato della necessità di ricostruire l’Ucraina quando il conflitto sarà terminato. Il premier si recherà la prossima settimana in Svizzera per partecipare a una conferenza in cui esporrà la sua visione di cosa deve diventare la sua nazione. Non a caso Zelensky ha presentato questo incontro come “un grande evento internazionale dedicato alla ricostruzione del nostro Paese, nel senso più ampio del termine. Non dobbiamo basta ripristinare tutto ciò che gli occupanti hanno distrutto, ma creare una nuova base per la nostra vita, per l’Ucraina – sicura, moderna, conveniente, senza barriere. Ciò richiede investimenti colossali – miliardi, nuove tecnologie, migliori pratiche, nuove istituzioni e, naturalmente, riforme”

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