I risparmiatori italiani hanno paura: i beni di rifugio più desiderati e i loro pericoli

La situazione economica mondiale è estremamente tesa.

La borsa di Wall Street ha chiuso il suo peggior semestre da mezzo secolo a questa parte. Gli allarmi globali ormai si sprecano.

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L’inflazione è alta come non lo era da decenni e la recessione ormai è data praticamente per scontata. Gli eccessi delle banche centrali durante la pandemia di covid hanno creato scompensi tali da destabilizzare l’economia mondiale.

Tanti allarmi globali

Ed infatti sono proprio le banche centrali ad essere particolarmente temute.

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Dopo aver tenuto i tassi a zero per anni ormai sono costrette ad aumentarli per cercare di arginare l’inflazione. Questa mossa è giudicata assolutamente necessaria con un’inflazione così elevata eppure può essere proprio questa mossa a far scoppiare la temuta bolla sulle borse mondiali. Forse la bolla ha già cominciato a scoppiare ma lo sta facendo in modo graduale. Su questo non c’è accordo tra gli analisti ma con la recessione imminente ed una borsa sempre sul punto di crollare i risparmiatori italiani cercano beni di rifugio. Tuttavia in una situazione così complessa anche i tradizionali beni di rifugio presentano delle notevoli ambiguità. Un caso eclatante è quello dell’oro. In una situazione del genere l’oro dovrebbe essere a quotazioni record.

I veri beni di rifugio e le loro ambiguità

Con tutti questi allarmi globali che angosciano i risparmiatori l’oro dovrebbe essere estremamente desiderato ed estremamente acquistato e quindi le sue quotazioni dovrebbero essere veramente elevate. Invece proprio negli ultimi mesi l’oro ha fatto registrare una stranissima debolezza. Questa debolezza è probabilmente dovuta al fatto che l’aumento dei tassi da parte delle banche centrali ha reso molto più interessanti titoli di Stato. Dopo tutto un titolo di stato ha un rendimento certo e garantito mentre l’oro fluttua in modo imprevedibile. Dunque può darsi che i titoli di Stato siano effettivamente il bene di rifugio più giusto in una situazione del genere. Eppure non tutti ne sono così convinti. Se dovesse arrivare una dura recessione probabilmente le banche centrali sarebbero costrette a fare marcia indietro. Ricomincerebbero ad abbassare i tassi per non deprimere troppo l’economia e a quel punto i titoli di Stato smetterebbero di essere interessanti e proprio l’oro potrebbe brillare. Insomma l’indecisione delle banche centrali si riflette anche sui classici beni di rifugio.

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