Donna assassinata in casa: il marito confessa il delitto

L’omicidio sarebbe occorso giovedì scorso. L’uomo, portato in caserma, aveva più volte negato di essere stato lui a uccidere la moglie

Una donna pensionata di 71 anni, Domenica Caligiuri, è stata accoltellata a morte nella sua abitazione di Mandatoriccio (Cosenza). A toglierle la vita lo scorso giovedì è stato il marito della donna, Luigi Carlino, colpendola all’addome.

Carabinieri-Meteoweek.com

L’uomo, dopo diverse ore in caserma per l’interrogatorio, ha confessato l’omicidio. La cosa più inquietante è che il delitto sarebbe occorso giovedì scorso. Questa starebbe a significare che Carlino, 73 anni, non ha fatto trapelare in alcun modo all’esterno quanto occorso per 3 giorni, proseguendo nel far finta di nulla.

Il femminicidio conclude un rapporto tra i due coniugi contrassegnato, secondo i vicini, da litigi e tensione per ragioni che i carabinieri stanno cercando di comprendere. Ai militari, tuttavia, almeno da quanto è venuto fuori dai primi accertamenti, non risulta alcuna denuncia per maltrattamenti da parte della pensionata nei confronti del coniuge.

I due coniugi abitavano soli dopo che i loro tre figli, due maschi e una femmina, si erano trasferiti in altri luoghi. Dall’inchiesta si sta inoltre definendo il carattere complicato di Carlino, che in passato ha avuto una denuncia per guida in stato di ebbrezza. I carabinieri dovranno capire quali fossero i reali motivi di dissidi e tensioni tra i due. Alcuni vicini raccontano di liti che avvenivano spesso e di troppa tolleranza da parte della vittima, Domenica Caligiuri, rispetto a non meglio precisati atteggiamenti del compagno.

Ci sarà anche da accertare la dinamica del delitto dell’ex docente, ossia comprendere se l’abbiano uccisa mentre era a letto o se l’uomo abbia messo la salma sul letto in un secondo momento, dopo il delitto. L’autopsia dirà ulteriori dettagli.

Femminicidi, proseguono le stragi

Secondo le ultime stime, delle 50 donne che sono state uccise quest’anno nel nostro Paese, 40 sono state assassinate nel nucleo familiare e di costoro, almeno 27 sono decedute a causa del compagno o del proprio ex. Lo scorso anno, a morire sono state 109 donne, e non si dice la verità quando si afferma che si tratta di numeri in calo. Questo perché nel 2020 sono state uccise 101 donne e 92 nel 2019: un’escalation che vede, per l’appunto, un aumento dei femminicidi.

Secondo quanto afferma l’Osservatorio della Direzione centrale anticrimine Polizia di Stato, le donne «spesso esitano a rivolgersi alle Forze di polizia perché si trovano in situazioni psicologicamente traumatiche che comportano indecisioni dettate dalla paura. Non di rado, la persona abusata tende anche a giustificare comportamenti aggressivi del partner o ex partner. Le donne vittime di violenza, anche quando si rivolgono ad un ufficio di polizia per chiedere aiuto, dimostrano di avere bisogno di tempo per prendere consapevolezza». 

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