Il presidente onorario della nota azienda dolciaria, Aldo Balocco, è morto nella notte, aveva 91 anni. I suoi prodotti hanno fatto diventare l’azienda, un colosso oggi ben noto a tutti.
Aldo Balocco nasce a Fossano (Cuneo) nel 1938, ad una settimana di vita diventa orfano della mamma. La sua infanzia la trascorre tra Genola, presso la sorella della mamma, e Fossano, sopra la pasticceria fondata dal padre nel 1927, Francesco Antonio Balocco.
Aldo Balocco, è uno degli sfollati durante la guerra nelle Langhe, torna a Fossano nel 1949 e dopo aver terminato gli studi superiori a Cuneo, dove cresce col cugino Piero, artefice della rinascita del cioccolato Venchi. È del presidente onorario l’idea, suggerita al padre, di insistere sulla pasticceria secca e di cominciare a produrre dolci da vendere all’ingrosso. Dal primo stabilimento, distribuito su quattro piani, con appena 30 addetti, parte la rivoluzione dei Balocco.
Aldo Balocco, il Mandorlato noto in tutto il mondo
Con le latte piene di dolci, le ‘tole’ come vengono chiamate in piemontese, destinate ai grossisti di tutta Italia, sono l’immagine più eloquente della rivoluzione che sta avvenendo. Il tutto negli anni del famoso boom economico, e nella fabbrica di Via San Bernardo, l’embrione della futura Balocco, vengono installati i primi forni a carrello estraibile per panettoni.
C’era un problema, per poter far conoscere i prodotti oltre i confini della provincia, si configura la spinosa questione della conservazione, e così nel 1955 Aldo Balocco decide di assumere un giovane lombardo, sfollato a Cuneo negli anni bui della guerra, che aveva lavorato a Milano alla Motta e all’Alemagna, all’epoca due colossi dell’industria dolciaria. Ermanno Crespi, originario di Abbiategrasso, porta a Fossano la tecnologia della “lievitazione naturale”. I due immaginano e progettano un panettone del tutto nuovo: alto come quello milanese, ma glassato come quello basso piemontese. In più ricoperto di mandorle tostate e granella di zucchero. Un mix di Lombardia e Piemonte che sedurrà i palati di tutta Italia. Aldo ne azzecca subito anche il nome: nasce il Mandorlato Balocco, un panettone che diventerà ambasciatore in tutto il mondo dell’azienda di Fossano.