Borsa: si chiude il peggior semestre degli ultimi 50 anni, gli italiani rischiano grosso

La borsa di Wall Street ha chiuso il peggior semestre dell’ultimo mezzo secolo.

Un dato sicuramente impressionante per tutto il pianeta ma che rischia di far esplodere in particolare le fragilità italiane.

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Cerchiamo di capire che cosa è successo sulla Borsa americana. Tanti fattori hanno pesato fino a rendere questo semestre così nero.

Una crisi globale che è particolarmente insidiosa per noi

Innanzitutto la crisi in Ucraina sta durando più del previsto. Ma poi è anche la fortissima inflazione a spaventare gli investitori.

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Infatti l’inflazione fortissima potrebbe facilmente spingere il mondo in recessione. Sia l’Europa che gli Stati Uniti potrebbero velocemente finire in recessione e questo chiaramente crea una forte tensione sui mercati. In particolare l’Europa rischia a causa del taglio del gas russo e della forte impennata dei costi energetici. Ma a spaventare i mercati sono principalmente le banche centrali. Infatti le banche centrali stanno aumentando i tassi e questo potrebbe velocizzare la recessione ma potrebbe anche determinare un vero e proprio crollo delle borse ormai troppo gonfiate. Il temuto crollo in borsa che si assocerebbe alla recessione economica mette particolarmente a nudo le storiche fragilità italiane.

Il problema per l’Italia

Infatti L’Italia è una situazione economica poco sostenibile ed è anche affetta da disuguaglianze sociali che rischiano di diventare esplosive. Già oggi per tanti Italiani andare avanti è particolarmente difficoltoso ma se la borsa dovesse avere un crollo e l’economia dovesse andare in recessione è facile immaginare come i conti pubblici italiani diventerebbero dei veri e propri sorvegliati speciali proprio nel momento in cui al governo si chiederebbero il massimo degli aiuti sociali.

Una situazione sociale esplosiva

Dunque l’Italia ha sperato a lungo che l’indiscutibile prestigio internazionale del presidente del consiglio Draghi rappresentasse una sorta di difesa contro un’eventuale crisi internazionale, ma oggettivamente problemi di questa portata vanno ben oltre il prestigio pur notevole del Presidente del Consiglio. In una situazione così pesante e delicata l’Italia purtroppo si trova a fare i conti con i demoni del suo passato. Decenni e decenni nei quali non si è fatto nulla per ridurre lo spaventoso divario sociale che oggi rischia di essere una vera e propria bomba a tempo per il nostro paese. Ma non è solo l’Italia a poter vedere esplodere le tensioni sociali. Ray Dalio recentemente ha parlato di un vero e proprio rischio di guerre civili e globali.

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