La Scozia ci riprova: nel 2023 un altro referendum per staccarsi da Londra

Oggi l’annuncio a Edinburgo da parte del primo ministro scozzese Nicola Sturgeon. Boris Johnson nettamente contrario.

I nazionalisti scozzesi ci riprovano dopo il fallimento del referendum sull’indipendenza del 2014. Ma il governo di Londra non ha nessuna intenzione di far votare di nuovo gli scozzesi.

Un referendum «consultivo» sull’indipendenza della Scozia. È la “mossa” pensata da Nicola Sturgeon, il primo ministro scozzese. Il referendum, previsto per il 19 ottobre del 2023, non rappresenterebbe la mera ripetizione di quello del 2014, con la vittoria del no con oltre il 55% dei voti.

Allora il referendum era stato autorizzato da Londra. Infatti solo il governo britannico può indire una consultazione vincolante sul piano costituzionale. Ma adesso Boris Johnson non appare intenzionato a far nuovamente votare gli scozzesi. È per questo motivo che il premier scozzese cerca di aggirare l’ostacolo. Con un referendum consultivo che non porterebbe automaticamente all’indipendenza della Scozia, sulla quale invece avrebbero l’ultima parola sia il parlamento scozzese che quello britannico.

Una fuga in avanti per rilanciare la causa nazionalista

Nicola Sturgeon, il primo ministro scozzese – Meteoweek

Sturgeon domanda alla Corte suprema britannica di concedere il semaforo verde al referendum. In caso contrario, considererà le elezioni del 2024 come un voto de facto sull’indipendenza scozzese, dato che i nazionalisti si presenterebbero agli elettori con questo unico punto nel loro programma.

In realtà, in Scozia chi vuole l’indipendenza e chiede di votare nel 2023 sulla secessione dal Regno Unito è solo una parte minoritaria dell’opinione pubblica. Ma il primo ministro Sturgeon ha deciso di forzare la mano proprio perché la causa nazionalista sembra essersi arenata. L’indipendenza è la quintessenza del suo partito e Sturgeon, finita nella morsa fra l’intransigenza della sua base militante e quella dell’esecutivo di Londra, doveva riprendere in mano l’iniziativa. Ma la strada per lei appare ancora lunga e in salita.

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