Neonata prematura muore in ospedale ma finisce nella discarica: “L’hanno scambiata per immondizia”. Questa la drammatica storia di Everleigh Victoria McCarthy, raccontata dai suoi genitori.
I genitori di una bambina prematura morta dopo 12 giorni hanno citato in giudizio un ospedale di Boston, alla luce di un episodio terrificante. Secondo quanto viene riportato dai media americani, infatti, l’ospedale avrebbe gettato nell’immondizia il corpo della piccolina, scambiandolo per “rifiuti”. Il tutto mentre la sua famiglia, affranta, si preparava a darle un funerale e una degna sepoltura.
Una notizia shock per i genitori, che hanno dovuto rinunciare a seppellire la bimba: il suo corpicino, infatti, sarebbe ormai andato perduto per sempre. Ma la coppia, distrutta da questo secondo dolore, ha deciso di trascinare in Tribunale la struttura ospedaliera.
La piccolina si chiamava Everleigh Victoria McCarthy, ed è nata prematura di tre mesi al Brigham and Women’s Hospital di Boston il 25 luglio 2020. Pesava poco meno di tre chili al momento del parto. Date le sue condizioni, la bimba ha sofferto di gravi “complicazioni mediche”, tanto che è stata immediatamente ricoverata presso il reparto di terapia intensiva neonatale.
I genitori Alana Ross e Daniel McCarthy hanno tenuto in braccio la figlia per la prima volta il 1 agosto 2020 e hanno letto alla bambina il suo primo libro “Cappuccetto Rosso”, nella speranza che la piccolina riuscisse a sopravvivere. Purtroppo, però, così non è stato: il 6 agosto 2020 i medici hanno fatto sapere alla mamma e al papà che Everleigh non sarebbe sopravvissuta. La piccolina è stata allora staccata dal ventilatore che l’aiutava a respirare, morendo il giorno stesso.
Il suo corpicino, però, viene gettato per errore tra i rifiuti dell’ospedale. Una notizia shock, quella che riceve la coppia statunitense. Non hanno potuto nemmeno darle una degna sepoltura, dato che ad oggi, il corpo della piccola Everleigh non è stato più trovato. A spiegarlo è stato un avvocato della coppia, Greg Henning, lo stesso che sta seguendo i signori McCarthy nella loro battaglia legale. “Ogni giorno, quando ci svegliamo, una delle prime cose che ci passa per la mente è chiederci dove sia nostra figlia”, hanno detto i due genitori, in una dichiarazione rilasciata tramite l’avvocato.
Nonostante tutte le intense ricerche, tutte le perlustrazioni avvenute nelle discariche e nei centri smistamento rifiuti ospedalieri, di quel piccolo corpicino non si è saputo più nulla. Secondo l’ipotesi avanzata dalal polizia, è che il cadavere della bambina sia stato scambiato per biancheria sporca, finendo così tra gli scarti mandati in discarica, e qui incenerito insieme al resto.
La mamma e il papà di Everleigh ora chiedono giustizia. Nel frattempo, l’ospedale ha anche aperto un’indagine sulla scomparsa della bambina, con la famiglia della bimba che aveva già contattato la polizia di Boston per denunciare la scomparsa della loro piccolina. “È stato traumatico quando è morta, ma siamo stati nuovamente traumatizzati quando abbiamo appreso che l’ospedale l’ha buttata via come fosse spazzatura”, hanno detto in una nota i genitori. Che hanno poi aggiunto: “Ci pensiamo ogni giorno, e vogliamo assicurarci che niente di simile venga mai sofferto da un’altra famiglia”.
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