Canone RAI: attenzione, il 30 giugno scade la domanda per non pagarlo mai più

Il Canone RAI è una tassa decisamente atipica, ma è anche una delle tasse più odiate dagli italiani.

Per il canone della TV pubblica stanno per arrivare tante novità ed è il caso di capire perché dal 30 giugno effettivamente potresti non pagarlo più presentando una semplice domanda.

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Il fatto è che dal prossimo anno il canone della TV pubblica esce dalla bolletta dell’energia elettrica.

Puoi non pagarlo legalmente

È stato il governo Renzi ad introdurre la novità del canone RAI in bolletta. Con questo trucco il governo costringeva gli italiani a pagare per forza il canone.

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Ma inserire il canone della Rai nella bolletta dell’energia elettrica è stato giudicato qualcosa di illegittimo e così dall’anno prossimo il canone uscirà dalla bolletta. La RAI teme che così il canone possa essere evaso molto più facilmente e di conseguenza sta chiedendo con gran forza al governo di aumentarlo per compensare i minori introiti. Per ora il governo non ha deciso nulla su questo ma vediamo perché effettivamente il canone può essere non pagato in modo del tutto legale. Teoricamente la data per chiedere l’esonero dal canone RAI è fissata al 31 gennaio e quindi di conseguenza non dovrebbe essere più possibile.

Cosa cambia dall’anno prossimo e come non pagarlo più

Però c’è una seconda data per chiedere l’esonero e cade proprio il 30 giugno. Dunque tutti coloro i quali entro il 30 giugno chiederanno l’esonero dal canone RAI potranno effettivamente beneficiarne. Per chiedere l’esonero dal canone RAI bisogna dichiarare di non avere apparecchi televisivi in casa. Questa è una domanda che si può scaricare dal sito della RAI e che tutti gli italiani possono legittimamente presentare. Quando si propone questa domanda è importante però dire la verità. Infatti se dovesse poi emergere che si hanno in casa apparecchi televisivi si rischiano delle sanzioni. La domanda presentata il 30 giugno copre gli ultimi sei mesi di quest’anno. Per beneficiarne anche gli anni successivi bisogna ogni volta ripresentare la domanda sempre il 31 di gennaio.

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