Sileri dice la sua sulla legge sull’aborto, tornata al centro del dibattito dopo la sentenza della Corte Suprema americana.
Il sottosegretario alla salute qualche giorno fa aveva definito la 194 “una bellissima legge”. Della quale “semmai andrebbe rafforzata la parte di assistenza e di aiuto, ma non va toccata”.
“Sono dell’opinione che la legge italiana” sull’aborto, “la 194, non debba essere toccata”. Così il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto oggi a ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus. Il tema della 194 è tornato d’attualità. Non poteva essere altrimenti dopo che la Corte Suprema americana ha revocato la sentenza Roe vs Wade del 1973 sul diritto all’aborto.
La 194, una legge ampiamente disattesa
“Si tratta infatti – spiega Sileri – di una legge che sin dal primo articolo disegna un perimetro di protezione della donna, riconoscendo pienamente il valore della maternità e della vita umana”. Il problema per il sottosegretario è un altro: “Il tema è che questa legge è largamente disattesa“. Ma “nel nuovo sistema sanitario nazionale che stiamo costruendo anche questa legge troverà una applicazione migliore perché, con la sanità di prossimità, le case della salute e gli ospedali di comunità, sarà possibile assistere meglio le donne che si trovano in questa situazione”.
“Se anziché un consultorio ce ne sono 0,5-0,6 ogni 20mila abitanti”, sottolinea Sileri parlando dell’attuale situazione, “c’è un problema, perché manca il supporto che deve essere garantito alla donna per poter prendere la decisione migliore e consapevole“. Questo perché “tra la tutela della vita e l’aborto, c’è tutta un’area che la legge prevede e che deve essere garantita”. Da qui l’impegno a garantire una migliore applicazione della 194 in futuro.