In questo periodo le difficoltà economiche per gli italiani non mancano.
Il lavoro è sempre più povero e precario e il costo della vita cresce continuamente.
L’inflazione e la guerra in Ucraina rendono sempre più alto il costo della benzina, delle bollette e del cibo e così gli italiani hanno bisogno di aiuti concreti per andare avanti.
Un bonus importante per le donne
Nei vari bonus messi a disposizione in questo periodo ce n’è uno riservato alle donne che è di particolare importanza per tante ragioni.
Questo bonus è riservato alle donne e non richiede che abbiano figli a carico. Dunque sia le donne con figli a carico che quelle che non hanno figli possono richiederlo indistintamente. Per richiedere questo bonus c’è bisogno che la donna versi in condizioni di difficoltà derivanti dalla piaga della violenza contro le donne. Femminicidi e violenze contro le donne sono purtroppo una piaga in Italia e tanti anni di campagne di sensibilizzazione sull’argomento non hanno in alcun modo fatto diminuire questo terribile flagello.
Come richiederlo subito
La violenza su una donna può avere effetti devastanti sul corpo e sulla psiche ed in generale su tutta la sua condizione esistenziale. Ma questo aiuto da €400 al mese per 12 mesi può essere davvero un modo per rimettersi in carreggiata. Vediamo chi lo può chiedere. Per chiedere il reddito di libertà ovverosia questo assegno di €400 al mese per un massimo di 12 mesi bisogna essere seguite da un centro antiviolenza. Infatti la legge prescrive proprio che soltanto le donne che abbiano subito violenza e che siano seguite da un centro antiviolenza possono richiedere questo aiuto.
La domanda da presentare
La domanda per richiedere il reddito di libertà va presentata al comune. Il comune girerà la domanda all’INPS perché è l’INPS che eroga concretamente il reddito di libertà. Dunque nella domanda che si può scaricare sul sito del comune ma che è predisposta dall’INPS la donna dovrà inserire tutti i vari dati necessari per ricevere il reddito di libertà. Tra questi dati ci sono anche il codice IBAN al quale reddito di libertà sarà concretamente versato e anche il centro antiviolenza che segue la donna. Sicuramente questa cifra non può cancellare i terribili postumi di un’esperienza del genere ma può essere un piccolo strumento per cominciare a ricostruirsi una vita.