Disastro centrodestra nel secondo turno delle elezioni comunali 2022. La sconfitta più bruciante a Verona dove la coalizione fa harakiri.
Il ‘campo largo’ di centrosinistra torna a imporsi in molte città amministrate a lungo dalla coalizione rivale. Esulta il segretario piddino Enrico Letta.
Exploit del centrosinistra ai ballottaggi delle amministrative. Due settimane dopo il primo turno delle comunali 12 giugno, oltre due milioni di italiani sono stati chiamati a votare ai ballottaggi in 65 Comuni, di cui 13 capoluoghi. Affluenza crollata dappertutto (al 42,18%), mentre negli stessi comuni al primo turno andò a votare il 54,11% degli aventi diritto.
Il secondo turno arride al centrosinistra, che si impone in città importanti come Verona, Parma, Piacenza, Catanzaro e Alessandria. La sorpresa maggiore arriva da Verona, dove Damiano Tommasi si insedia a Palazzo Barbieri dopo 15 anni di ‘dominio’ del centrodestra. A Parma vince Michele Guerra, ad Alessandria trionfo per Giorgio Abonante del Pd. Successo per il centrosinistra anche a Catanzaro, dove non vinceva da 11 anni: netta l’affermazione di Nicola Fiorita. Anche Alessandria torna in mano al centrosinistra dopo cinque anni. La sinistra si prende anche Monza, mentre Asti va invece al centrodestra.
Un “grande successo per il Pd e il centrosinistra”, commenta il segretario dem Enrico Letta. Per Letta il risultato dei ballottaggi rafforza il governo. “Alla fine paga la linearità e la serietà: vinciamo perché la responsabilità è più importante di tutto, in questo momento difficile serve una politica che sia seria e lineare. Il campo largo è stato preso in giro ma questa strategia paga. Perde male il centrodestra per scelte incredibili, scegliendo fuoriusciti del centrosinistra, penso a Catanzaro”, sottolinea il segretario del Partito Democratico. “Questo è un risultato che ci rafforza in prospettiva del futuro, nella costruzione di un centrosinistra che sia vincente anche a livello nazionale per le politiche dell’anno prossimo. Da domattina ci mettiamo tutti a lavorare per preparare le elezioni”, aggiunge Letta.
“I risultati non sembrano soddisfacenti per il centrodestra. Ma il partito che ha vinto è quello del non voto, dell’astensionismo. Non so come faccia il Pd a esultare. Bisogna fare autocratica e interrogarsi un po’ tutti”, chiosa invece la senatrice di Forza Italia, Licia Ronzulli. Ma che l’esito delle urne sia negativo per il centrodestra appare evidente, in modo particolare a Verona. Lo confermano le parole dell’esponente di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, sintomatiche delle divisioni all’interno della coalizione di centrodestra.
“Su Verona è stato uno sbaglio di Sboarina e Tosi non sapersi accordare nel ballottaggio con apparentamento o appoggio ufficiale, ma il vero errore è stato fatto al primo turno quando solo FdI e Lega hanno appoggiato il sindaco uscente mentre Fi ha voluto rompere per appoggiare Tosi che poi non è arrivato neanche al ballottaggio”, dice La Russa. Non arrivano commenti da parte del Carroccio, ma è facile prevedere che da domani partirà il confronto nel centrodestra.
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