Putin, in una conversazione telefonica con Macron prima di invadere l’Ucraina, disse:«Tu e Scholz avete detto che Zelensky avrebbe fatto rispettare gli accordi di Minsk e invece mentiva».
Alcuni giorni prima che la Russia invadesse l’Ucraina, c’era una certa tensione tra Putin e Macron, come si evince dalla trattativa tra i due capi di Stato nel corso del loro colloquio al telefono.
Il presidente francese, cerca inutilmente di dissuadere Putin e propone a quest’ultimo di incontrare il presidente Usa, Joe Biden. «Per essere sincero, volevo andare a giocare a hockey; ti parlo dalla palestra, devo cominciare degli esercizi, ma prima chiamerò i miei consiglieri», gli risponde Putin. Quattro giorni più tardi, invaderà l’Ucraina, ossia il 24 febbraio scorso.
La trascrizione della conversazione tra Putin e Macron prima della guerra, è contenuta in un documentario tv che verrà trasmesso il 30 giugno da France 2. Sono 9 minuti di colloquio, tenutisi il 20 febbraio. Il tema del dibattito tra i due erano gli accordi di Minsk, che Kiev aveva stipulato con i separatisti filo-russi in Bielorussia, in seguito all’invasione da parte della Russia della Crimea e i tafferugli nel Donbass.
Si tratta di intese firmate nel settembre di 8 anni fa e nel febbraio 2015 di fronte a delegati dell’Osce, della Russia, e alcuni Paesi dell’Occidente. Putin, parlando con Macron, gli dice chiaramente:«Tu e il cancelliere Scholz mi avete detto che Zelensky è pronto a fare un gesto, che aveva pronto un progetto di legge per applicare gli accordi di Minsk…in realtà, il nostro caro collega signor Zelensky non fa niente. Vi mente».
E ancora:«Hai detto che bisogna rivedere gli accordi di Minsk». Macron a quel punto ribatte: «Non l’ho mai detto Vladimir, ho detto che bisogna applicarli, che bisogna rispettarli e non ho la tua stessa lettura degli ultimi giorni». Infine il dibattito inizia ad accendersi sulla questione dei ‘separatisti’, che non sono legittimati, a parere del presidente francese, a «fare proposte sulle leggi ucraine» e aggiunge:«Non so dove abbia imparato il diritto il tuo esperto giurista».
Putin a questo punto si raggela e del governo ucraino dice:«Non è un governo democraticamente eletto, hanno preso il potere con un colpo di stato, c’è stata gente bruciata viva, è stato un bagno di sangue e Zelensky è uno dei responsabili». Macron insiste:«Delle proposte dei separatisti non ce ne importa niente».
Il presidente russo ripete:«Quelli che tu chiami separatisti, hanno reagito alle proposte delle autorità ucraine. Che poi, alle loro risposte, non hanno dato seguito». Macron chiude il discorso con «Grazie comunque, Vladimir, se c’è qualcosa chiamami». Putin ribatte in francese: «Je vous remercie Monsieur le président».