La conquista della città gemella di Severodonetsk permetterebbe a Mosca di rivendicare il controllo della regione di Lugansk.
I russi avanzano verso Lysychansk da sud, una manovra che consentirebbe loro di evitare molte perdite.
Continuano gli scontri a Severodonetsk, con gli ultimi soldati di Kiev asserragliati nell’impianto chimico Azot. I russi si preparano ad avanzare verso Lysychansk, la città gemella che si trova sull’altra sponda del fiume Severskiy Donets.
Conquistare le due città permetterebbe alla Russia di rivendicare il controllo della regione di Lugansk. A giudizio dell’Institute for the Study of War, l’armata russa sta avanzando con efficacia verso Lysychansk dalla parte meridionale, evitando di attraversare il fiume verso ovest da Severodonetsk, una via che esporrebbe i russi al rischio di perdite molto più elevate.
Secondo le previsioni del think tank statunitense le forze russe attaccheranno nelle vicinanze di Lysychansk nel corso delle prossime settimane ma per la conquista della città servirà tempo e impegnerà i soldati di Mosca in nuovi logoranti scontri in strada come successo a Mariupol e a Severodonetsk dove, osserva l’intelligence britannica, “proseguono pesanti bombardamenti, con le forze russe che spingono per accerchiare l’area da Nord via Izyum e da Sud via Popasna“.
La situazione a Severodonetsk è stata descritta come “semplicemente l’inferno” dal governatore ucraino della regione, Sergiy Gaidai. Lysychansk, ha spiegato Gaidai, è sotto il tiro dell’artiglieria pesante. I bombardamenti, ha aggiunto, “stanno distruggendo tutto”.
Si sta comunque svolgendo l’evacuazione dei residenti, anche se in maniera lenta, ha spiegato Gaidai. L’esercito russo inoltre cerca di tagliare le linee di comunicazione ucraine sull’autostrada T1302 da Lysychansk a Bakhmut. Mosca ha dato priorità a questa manovra rallentando così le operazioni sull’asse Izyum-Slovyansk che mirano a garantirsi il controllo del Donetsk, l’altra regione già parzialmente controllata dai separatisti filorussi.
Mosca, secondo l’Institute for the Study of War, ha riconquistato la sponda est del fiume Inhulets, dove si era posizionata la testa di ponte ucraina in vista di una controffensiva su Kherson. Poco chiara infine la situazione sull’Isola dei Serpenti, attaccata nelle scorse ore dall’esercito ucraino. Lo Stato maggiore di Kiev ha reso noto di aver inflitto “perdite significative” all’aggressore russo. La Difesa russa, dal canto suo, sostiene che tutti i razzi e i droni scagliati dalle forze ucraine contro lo strategico avamposto nel Mar Nero sono stati neutralizzati.
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