Maturità 2022, scoperto un “errore clamoroso” nella traccia su Pascoli: la denuncia del linguista e critico letterario Arcangeli. “Studenti in tilt, da tenere conto per le valutazioni”.
Dopo due anni di stop a causa della pandemia di Covid-19 torna la prova scritta alla Maturità. Quest’anno gli studenti sono chiamati a cimentarsi con Pascoli, Verga, Segre e Parisi. Ma tra gli autori selezionati per la prima prova compaiono anche nomi quali Sacks, Ferrajoli, Gheno e Mastroianni, a argomenti che vanno dalle leggi razziali, ai cambiamenti climatici, al rapporto pandemia-economia, fino anche ai rischi della rete e di un mondo iperconnesso.
Tuttavia, è allarme per una delle tracce messe a disposizione dei candidati. Un “errore clamoroso“, ha infatti caratterizzato la prima prova degli esami, e a lanciare l’appello è stato il linguista e critico letterario Massimo Arcangeli. L’intellettuale ha denunciato all’Adnkronos come il refuso interessi il componimento di Giovanni Pascoli “La via ferrata” (incluso nelle “Myricae”, la prima raccolta poetica pubblicata dall’autore). Un errore “sul quale mi stanno arrivando centinaia di segnalazioni di persone disorientate, in imbarazzo, dubbiose sull’analisi da svolgere: l’errore è grave e ha mandato in tilt i candidati”, ha spiegato Arcangeli ai giornalisti.
L’errore nella traccia su Pascoli
La traccia su Pascoli, una delle sette proposte dal ministero per la prova di italiano, presenta un equivoco che avrebbe compromesso la comprensione stessa delle linee guida. Nello specifico, al punto tre “si parla di un ‘elemento lessicale comune’ che non c’è, non esiste. La traccia infatti domanda: Quale elemento lessicale è presente in ogni strofa della poesia? Qui dunque intendiamo una singola espressione, una singola parola. Bene: questa espressione singola non esiste”, ha infatti spiegato Arcangeli.
E in effetti, “per elemento lessicale comune si intende una parola, o un’espressione, che compaia identica in ciascuna delle tre strofe”. Tuttavia, nella poesia “La via ferrata” non ci è alcun tipo di elemento che risponda a questo scopo, “articolo, una preposizione o una congiunzione”. L’appello del linguista alle commissioni è dunque quello di tenere conto di un simile refuso nella valutazione degli studenti – “perché non so come abbiano potuto rispondere i candidati, non ci sono appigli se non quelli basati sull’intuito”, ha infatti evidenziato l’intellettuale.
Nel frattempo, nella giornata di oggi, giovedì 23 giugno, è scoccata l’ora della seconda prova di Maturità. Alle alle 8:30 tutti con la penna in mano per svolgere la seconda parte degli esami che, quest’anno, saranno più leggeri e tagliati su misura delle scuole. Una scelta disposta dal ministro dell’Istruzione per venire incontro alle esigenze degli studenti, dopo due anni di pandemia e didattica a distanza, e per la quale la prova non è dunque nazionale, ma diversa da scuola a scuola.